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Come rimuovere i criminali di guerra
e rovesciare la marea della guerra?
Esporre i collegamenti tra al Qaeda e l'amministrazione Bush


Michel Chossudovsky
http://globalresearch.ca/

15 marzo 2003


Quando negli USA la gente scoprirà che al Qaeda non è collegata a Saddam ma è di fatto una creatura della CIA e che gli allarmi terroristici sono fabbricati la legittimazione dell'amministrazione Bush crollerà come un castello di carte. Il nemico percepito non sarà più Saddam, ma saranno Bush, Cheney, Rumsfeld, Powell, e tutti gli altri.

Perché ciò è importante per il movimento contro la guerra?

Questa relazione dell'amministrazione Bush con il terrorismo internazionale, che è materia di documentazione pubblica, punta indelebilmente alla criminalizzazione degli alti gradi dell'apparato dello stato USA.

Utilizziamo queste informazioni per smantellare i piani di guerra dell'amministrazione Bush. Sensibilizziamo i nostri concittadini. Esponiamo i "dubbi collegamenti".

Perché, quando la verità comincia a gocciolare, i piani di guerra dei capi non avranno un briciolo di legittimazione agli occhi di milioni di americani che credono che al Qaeda sia «Una minaccia per l'America» e che il loro presidente sia impegnato per la loro sicurezza.

In questo cruciale punto di svolta della nostra storia, dobbiamo comprendere che il sentimento contro la guerra in se stesso non mina l'agenda di guerra. Lo stesso vale per l'impasse al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. L'amministrazione Bush ha intenzione di fare la guerra con o senza l'approvazione dell'ONU.

L'unico modo per prevenire che questa guerra abbia luogo nelle prossime settimane è spodestare i governanti, che sono criminali di guerra.

Una precondizione per infrangere la legittimazione dell'amministrazione Bush è il rivelare completamente i suoi legami con il terrorismo internazionale e la sua complicità nei tragici
fatti dell'11/9. Questo obiettivo può essere raggiunto solamente piegando efficacemente la sua campagna di propaganda e spargendo la verità attraverso una campagna di informazione delle associazioni di base dei cittadini.

Per fronteggiare l'impasse al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, l'ultimo disperato tentativo di Washington è stato quello di collegare l'Iraq ad al Qaeda.

Al Qaeda di Osama bin Laden -ora «sostenuta da Baghdad»- viene annunciata ad nauseam sia nelle dichiarazioni ufficiali che nei media come un «Nemico dell'America», responsabile degli attacchi terroristici dell'11/9. Le verità vengono contorte e rivoltate: Al Qaeda, sostenuta da Baghdad, che «prepara un attacco all'America», che giustifica una "preventiva" invasione dell'Iraq per «difendere la patria».

In un sondaggio d'opinione della "CNN-Time Magazine" il mese di febbraio, il 76% degli intervistati riteneva che «Saddam fornisce assistenza ad al Qaeda». In un altro sondaggio dove veniva chiesto «Saddam Hussein è stato personalmente coinvolto negli attacchi dell'11 settembre?» il 72% diceva «che era vero o alquanto probabile» che Saddam fosse coinvolto. ("CNN", 11 March 2003)

http://www.cnn.com/2003/WORLD/meast/03/11/Iraq.Qaeda.link/index.html


Ma chi è questo nemico esterno?

Mentre Colin Powell -senza il sostegno di prove- nel suo discorso all'ONU indica «il sinistro nesso tra l'Iraq e la rete terroristica al Qaeda», documenti ufficiali, rapporti della stampa e dell'intelligence confermano che successive amministrazioni degli USA hanno sostenuto ed assistito la rete militante islamica. Tale relazione è un fatto accertato, corroborato da numerosi studi, riconosciuto dai think tanks ufficiali di Washington:

http://globalresearch.ca/articles/CHO109C.html
Nel 1980 gli Stati Uniti combatterono un'altra guerra in questa regione con mezzi simili, una guerra segreta contro l'Unione Sovietica ed una serie di regimi sostenuti dai sovietici in
Afghanistan. Bin Laden ed i suoi compari terroristi, i loro ospiti afgani e le forze armate pakistane, fanno tutti parte di questa storia passata degli USA. Data un'opportunità per minare l'Unione Sovietica, gli Stati Uniti divennero degli associati della guerra per procura del Pakistan.
(Samina Ahmed, The United States and Terrorism in Southwest Asia; September 11 and Beyond, International Security, inverno 2001/2002)

Con l'attivo incoraggiamento della CIA  e dell'ISI [Inter Services Intelligence] del Pakistan, che voleva trasformare la jihad afgana in una guerra globale di tutti gli stati musulmani contro l'Unione Sovietica,  tra il 1982 ed il 1992 circa 35.000 radicali musulmani da 40 paesi islamici si unirono alla lotta in  Afghanistan. Altre decine di migliaia vennero a studiare nelle madrasahs pakistane. Alla fine, più di 100.000 musulmani radicali stranieri vennero influenzati direttamente dalla jihad afgana. (Ahmed Rashid, The Taliban: Exporting Extremism, Foreign Affairs, novembre-dicembre 1999).

Al Qaeda è stata creata e sostenuta dalla politica estera USA. Nondimeno, secondo Powell nella sua «autorevole» presentazione del 5 febbraio all'ONU:

«Questi affiliati ad al Qaeda, con base a Baghdad, ora coordinano il movimento di persone, denaro e rifornimenti verso ed attraverso l'Iraq per la loro rete, ed operano liberamente nella capitale da più di otto mesi»

Mentre i media USA applaudono, l'ex direttore della CIA asserisce che «Sappiamo che a [l campo di addestramento terrorista iracheno di] Salman Pak vi erano terroristi islamici in addestramento per dirottare aeroplani in gruppi di quattro o cinque con piccoli coltelli», (News.max, 13 marzo 2003 ).

http://newsmax.com/showinsidecover.shtml?a=2003/3/13/112209
Ora, si dà proprio il caso che, come direttore della CIA durante la presidenza Reagan, William Casey era il responsabile per l'invio di aiuti segreti alle brigate islamiche in Afghanistan. In altre parole, Casey fu uno degli architetti del terrorismo islamico.

 

La grande menzogna

Nei mesi che precedono l'invasione dell'Iraq le menzogne della politica estera sono divenute sempre più grottesche. Nondimeno, né i media, né i governi stranieri (compresi quelli di Francia, Germania e Russia) hanno avuto il coraggio di accusare apertamente l'amministrazione Bush di mentire al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, di fabbricare un pretesto per fare la guerra in violazione della carta dell'ONU.

Secondo un «documento top secret britannico» citato dalla BBC, «non vi è altro che inimicizia tra l'Iraq ed al Qaeda. La BBC ha detto che la rivelazione è trapelata da funzionari dell'intelligence [britannico] sconfortati dal fatto che il loro lavoro venisse usato per giustificare la guerra». (citato in "Daily News", New York, 6 febbraio 2003). Ironicamente, i documenti del Dipartimento di Stato come anche quelli del potente Council on Foreign Relations (CFR), che svolge un ruolo da dietro le scene nella pianificazione militare USA, suggeriscono che le dichiarazioni di Colin Powell all'ONU sono fabbricate:

«La questione dei collegamenti iracheni ad al Qaeda rimane oscura, sebbene alti funzionari dell'amministrazione Bush insistano che tali legami esistono... Tutti gli esperti e funzionari del Dipartimento di Stato notano che tutta la presenza di al Qaeda in Iraq si trova probabilmente nelle regioni del Nord al di fuori del controllo di Saddam. Molti esperti dicono che vi sono indizi superficiali di legami tra al Qaeda e l'Iraq, notando che il disprezzo di al Qaeda per i  governi arabi "empii" ne fa un improbabile compagno di letto del regime secolare di Saddam». Council on Foreign Relations (CFR) at

http://www.cfrterrorism.org/groups/alqaeda3.html
Inoltre, in una conferenza stampa tenuta assieme con il Primo Ministro britannico Tony Blair alla fine del gennaio 2003, il Presidente Bush negò categoricamente l'esistenza di collegamenti tra Baghdad ed al Qaeda, controvertendo perciò le dichiarazioni del suo
Segretario di Stato:

http://www.thememoryhole.org/war/no-saddam-qaeda.htm
[Adam Boulton, Sky News (London):] Una domanda per entrambe. Crediate che vi sia un collegamento tra Saddam Hussein, un collegamento diretto, e gli uomini che attaccarono l'11 settembre?

IL PRESIDENTE: Non posso fare questa affermazione.

IL PRIMO MINISTRO: Ciò risponde alla vostra domanda.

La risposta del presidente contraddice la dichiarazione fatta meno di un mese dopo dal Segretario Colin Powell al Consiglio di Sicurezza dell'ONU quando ha accusato Saddam di dare rifugio ad al Qaeda.


Allarmi terroristici fabbricati

Il giorno seguente la floscia presentazione di Colin Powell al Consiglio di Sicurezza dell'ONU l'amministrazione Bush ha dichiarato un allarme terrorismo «codice arancione». La disinformazione veniva fabbricata in maniera totalmente improvvisata. Vennero immediatamente dispiegati missili antiaerei attorno a Washington. I media vennero
inondati da storie sul sostegno iracheno ad un imminente attacco di al Qaeda.
«La nazione ora è in Allarme Arancione perché le intercettazioni dell'intelligence e la pura logica suggeriscono che i nostri nemici islamici conoscono il modo migliore per colpirci con il terrorismo sul suolo USA» ("New York Post", 11 Feb 2003).

Era stata impiantata nella catena delle notizie ("ABC News", 13 Feb 2003) una storia fabbricata proveniente dalla CIA sulle cosiddette «bombe sporche radioattive». Il Segretario Powell avvertì che «per i terroristi sarebbe facile preparare bombe 'sporche'
radioattive da far esplodere negli USA ... Non posso dire quanto facile sia... Ma penso che per noi sia saggio fare in modo che il popolo americano  sia almeno a conoscenza di questa possibilità».
("ABC This Week quoted in Daily News" (New York), 10 Feb. 2003).

Nel frattempo le reti TV avvertivano che «Gli hotel, i centri commerciali o i condomini americani potrebbero essere già la prossima settimana bersagli di al Qaeda ...». In seguito all'annuncio, decine di migliaia di americani corsero ad acquistare nastro isolante, fogli
di plastica e maschere antigas.

Più tardi trapelò che l'allarme terrorismo era stato fabbricato dalla CIA, con tutta probabilità di concerto con il Dipartimento di Stato ("ABC News", 13 Feb. 2003). Per la prima volta l'FBI aveva puntato il dito contro la CIA. Mentre tacitamente riconosceva che l'allarme era
un falso, il Segretario della Homeland Security Tom Ridge decideva di mantenere l'allarme 'codice arancione'. «Nonostante il rapporto fabbricato, non vi sono progetti di cambiare il livello di minaccia. I  funzionari hanno detto che sono state confermate altre informazioni e che l'alto livello di precauzioni è pienamente valido». ("ABC News", 13 Feb. 2003)

http://abcnews.go.com/sections/wnt/US/terror030213_falsealarm.html
Pochi giorni dopo, in un'altra fallita iniziativa della propaganda, venne presentato dal Segretario Colin Powell al Congresso USA un misterioso nastro audio di Osama bin Laden come «prova» che i terroristi islamici «stanno facendo causa comune con un brutale
dittatore». (Un funzionario USA citato dal "The Toronto Star", 12 Feb. 2003). Curiosamente, il nastro audio era in possesso di Colin Powell prima che venisse trasmesso dalla rete TV Al Jazeera. (Ibid.)


Il ruolo di Colin Powell: dall'Iran-Contra all'11 settembre

Sia Colin Powell che il suo vice Richard Armitage, che con nonchalance accusano Baghdad ed altri governi stranieri di «dar rifugio» ad al Qaeda, hanno giocato un ruolo diretto, in momenti diversi delle loro carriere, nel sostenere organizzazioni terroriste.

Entrambe erano implicati -operando dietro le scene- nello scandalo Irangate Contra durante l'amministrazione Reagan, che comportò la vendita illegale di armi all'Iran per finanziare l'esercito paramilitare Contra nicaraguense.

Il Colonnello Oliver North mise in piedi una squadra comprendente [Richard] Secord; Noel Koch [vice di Armitage], allora assistente segretario al Pentagono responsabile per le operazioni speciali; George Cave, un ex capo stazione della CIA  a Teheran, e Colin Powell, assistente militare del Segretario alla Difesa USA Caspar Weinberger... ("The Guardian", December 10, 1986)

Sebbene Colin Powell non fosse direttamente coinvolto nei negoziati sul trasferimento delle armi, che erano stati affidati a Oliver North, era tra i «minimo cinque uomini al Pentagono che sapevano che le armi venivano trasferite dalla CIA». ("The Record", 29 December 1986). Il Ten. Gen. Powell era direttamente strumentale nel dare «luce verde» ad ufficiali di livello inferiore dell'Irangate in aperta violazione delle procedure del Congresso. Secondo il "New York Times", Colin Powell prese la decisione (al livello di presa di possesso), di permettere la consegna delle armi all'Iran. Affrettatamente, uno degli uomini più vicini al Segretario alla Difesa Weinberger, il Magg. Gen. Colin Powell, passò oltre le procedure di «sistema di punto focale» ed ordinò alla Defense Logistics Agency

http://www.dla.mil/about.asp
[responsabile della presa in consegna] «di dare il primo di 2.008 missili TOW alla CIA, che agiva come tramite per la consegna all'Iran" (New York Times, 16 February 1987)


Richard Armitage

Richard Armitage deteneva la posizione di Assistente Segretario alla Difesa nell'amministrazione Reagan. Era a capo del coordinamento delle operazioni militari che comprendevano l'operazione Iran-Contra. Era in stretto collegamento con il Colonnello Oliver North. Il suo vice e funzionario capo dell'antiterrorismo Noel Koch faceva parte
della squadra messa su da Oliver North. In seguito alla consegna dei missili anticarro TOW all'Iran, i ricavi di queste vendite venivano depositati in conti bancari numerati ed il denaro era usato per finanziare i Contra nicaraguensi. ("UPI". 27 November 1987). Un
rapporto classificato israeliano fornì ai comitati di indagine Iran-Contra del Congresso la conferma che Armitage «era nello schema della faccenda iraniana». ("New York Times", 26 May 1989): «Con una posizione al Pentagono che lo poneva a capo della sezione operazioni segrete, Armitage fu parte negli affari segreti sulle armi dall'inizio. Era anche associato all'ex aiutante alla sicurezza nazionale Oliver L. North in un gruppo antiterrorismo della Casa Bianca, un'altra area che sarebbe stata pure oggetto probabile di un'indagine del Congresso». ("Washington Post", 26 May 1989)

Il Direttore della CIA William Casey con la collaborazione di Richard Armitage al Pentagono «condusse la guerra segreta dei mujahideen contro l'Unione Sovietica ...» (citato in "Domestic Terrorism: The Big Lie The War") "Contragate was also an off-the-shelf drug-financed operation run by Casey" (Ibid).

 http://www.ratical.org/ratville/CAH/AOPof911p11.html

Il finanziamento delle brigate islamiche

La procedura Iran Contra fu simile a quella usata in Afghanistan, dove l'aiuto segreto veniva inviato alla brigata militante islamica ("US News and World Report", 15 dicembre 1986). Infatti parte dei ricavi delle vendite di armi all'Iran erano stati diretti al finanziamento dei mujahideen.

«Il Washington Post riportò che i profitti dalle vendite di armi all'Iran venivano depositati in un conto gestito dalla CIA nel quale gli USA e l'Arabia Saudita avevano versato 250 milioni di dollari ciascuno. Quel denaro venne passato non solo ai contras in America centrale ma anche ai ribelli che combattevano le truppe sovietiche in Afghanistan». ("U.S. News & World Report", 15 dicembre 1986)



L'insabbiamento dell'Irangate

Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Reagan, Contrammiraglio John Pointdexter, più tardi incriminato con accuse di cospirazione e di avere mentito al Congresso, venne sostituito come Consigliere per la Sicurezza Nazionale da Frank Carlucci. Ed il Magg. Gen. Colin Powell venne nominato vice di Carlucci, ufficialmente il «numero due» della squadra della Sicurezza Nazionale.

«Entrambe arrivarono alla Casa Bianca dopo le rivelazioni sull'Iran Contra e la pulizia [cioè insabbiamento] all'NSC che seguì [lo scandalo Irangate]» ("The MacNeil/Lehrer NewsHour", 16 giugno 1987).

Non è necessario dire che la pulizia fu un insabbiamento: Colin Powell era nell'affare Irangate.
Mentre diversi ufficiali dell'Irangate, compresi John Pointdexter e Oliver North, vennero accusati di comportamento criminale, i principali attori alla CIA ed al Pentagono, cioè Armitage e Casey, non vennero mai accusati, né lo fu il Tenente Generale Colin Powell che autorizzò la presa in consegna dei missili TOW dalla Defense Logistics Agency.

http://www.dla.mil/about.asp
Inoltre, mentre le armi venivano segretamente vendute all'Iran, attraverso canali ufficiali Washington stava anche fornendo armi a Baghdad. In altre parole, Washington stava armando entrambe le parti della guerra Iran-Iraq. E chi era incaricato dei negoziati per quelle vendite di armi a Baghdad? Donald Rumsfeld.

http://www.gwu.edu/~nsarchiv/NSAEBB/NSAEBB82/index.htm

La criminalizzazione dello Stato: i collegamenti tra i funzionari USA ed al Qaeda

Questi collegamenti storici alle organizzazioni terroriste non sono che la punta dell'iceberg. Prove recenti suggeriscono che Colin Powell ed il suo vice Richard Armitage furono coinvolti nell'insabbiamento politico degli attacchi dell'11 settembre. Infatti, le prove puntano alla complicità politica dei più alti livelli dell'amministrazione Bush.

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO111A.html
È l'amministrazione Bush piuttosto che il governo iracheno ad avere collegamenti con il terrorismo islamico. Ma nessuna di queste informazioni è arrivata al più vasto pubblico ed i media considerano largamente irrilevante il collegamento di successive amministrazioni USA alla rete militante islamica. (Per dettagli ed analisi vedi gli ampi riferimenti bibliografici indicati più sotto).

Vi sono documentati collegamenti tra al Qaeda ed alti funzionari dell'amministrazione Bush, compresi il Segretario Colin Powell ed il Vicesegretario Richard Armitage. Documentati dal Congresso USA, vi sono dati dei collegamenti tra il Presidente Clinton ed al Qaeda.

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO206A.html
http://globalresearch.ca/articles/DCH109A.html
Il presidente della Commissione d'inchiesta sull'11/9 Thomas Kean nominato dal Presidente Bush era socio d'affari di un potente membro della famiglia bin Laden (V. "Fortune Magazine", 22 gennaio 2003; Xymphora, dicembre 2002 V. anche Global Outlook, No. 4, 2003 ).

http://www.fortune.com/fortune/print/0,15935,410237,00.html
http://www.globalresearch.ca/articles/XYM212A.html
http://www.globalresearch.ca/articles/CHO212A.html
Vi sono prove di dubbi collegamenti che coinvolgono membri del Congresso USA, compresi il Senatore Bob Graham ed il Rep. Porter Goss, presidenti dei Comitati di intelligence del Senato e della Camera. Colin Powell e Richard Armitage hanno avuto colloqui di alto livello con l'ex capo dell'ISI Generale Mahmoud Ahmad subito dopo l'11/9. Ora si dà proprio il caso che, secondo l'FBI e l'intelligence indiano, il Generale Mahmoud, capo dell'intelligence militare del Pakistan e presunto «pagatore» dietro gli attacchi dell'11/9, aveva trasferito fondi al capo banda dell'11/9 Mohammed Atta. Vi è anche ampia prova di collegamenti d'affari tra le famiglie Bush e bin Laden (V. "George W. Bush Financial Scams": selezione di articoli del CRG ).

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO206A.html
http://www.globalresearch.ca/articles/CHO111A.html
http://globalresearch.ca/articles/CRG207A.html
Nelle tavole in basso vi sono molti dei documentati "collegamenti" di alti funzionari USA e politici eletti con la rete terrorista islamica. Le fonti delle informazioni e le URL (dove disponibili) sono indicati nella colonna di destra.

Queste informazioni sono cruciali in un momento nel quale l'amministrazione Bush accusa Baghdad di avere collegamenti con il terrorismo internazionale. Quella che viene fornita in basso è una tavola sinottica basata su numerosi studi, documenti e rapporti. Per
un'analisi in profondità ed anche per una rassegna storica della vasta relazione tra il governo USA ed il terrorismo islamico il lettore è rinviato alla bibliografia indicata più sotto.


Tavola 1, Precedenti storici:

"Collegamenti" di funzionari USA con al Qaeda ed altre organizzazioni terroriste (lista parziale)

Funzionario
Circostanze
Documento o fonte


Jimmy Carter. Nel luglio del 1979 firmò la prima direttiva per aiuti segreti alla rete militante islamica in Afghanistan Intervista con Brzezinski in "Nouvel Observateur", 15-21 gennaio 1998

http://www.globalresearch.ca/articles/BRZ110A.html

Zbigniew Brzezinski, Consigliere per la Sicurezza Nazionale del Presidente Carter In qualità Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Jimmy Carter, Brzezinski fu l'architetto del sostegno segreto alla rete militante islamica nella guerra sovietico-afgana. Intervista con Brzezinski in "Nouvel Observateur", 15-21 gennaio 1998

http://www.globalresearch.ca/articles/BRZ110A.html

Ronald Reagan Firmò la Direttiva Decisionale di Sicurezza Nazionale 166, (1985) che permetteva l'aumento degli aiuti segreti alle brigate islamiche nella guerra sovietico-afgana. "Washington Post", 19 luglio 1992

http://globalresearch.ca/articles/CHO109C.html

George H. W. Bush, Continuò il sostegno segreto alla rete militante islamica iniziato
sotto le presidenze Carter e Reagan. "Wall Street Journal", 27 settembre 2001

http://www.globalresearch.ca/articles/WAL110A.html
http://www.globalresearch.ca/articles/WAR203A.html
Fornì sostegno ai funzionari dell'Iran Contra durante il suo incarico di Vice Presidente
"The New York Times", 12 febbraio 1989

http://dir.salon.com/tech/feature/2001/11/19/bush_oil/index.html
Legami d'affari con la famiglia bin Laden attraverso il Carlyle Group. "Fortune", 8 marzo 2002 Salon.com, 19 novembre 2001 Foreign Policy in Focus, 30 aprile 2002

http://www.globalresearch.ca/articles/GEO205A.html

Bill Clinton, Ordino la collaborazione tra le forze armate USA ed operativi di al
Qaeda durante la guerra civile in Bosnia. Sostenne il KLA, che veniva sostenuto anche da al Qaeda. "Comitato del Partito Repubblicano del Congresso USA", 1997

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO110A.html
http://globalresearch.ca/articles/DCH109A.html

Anthony Lake, Consigliere per la Sicurezza Nazionale del Presidente Clinton Ordinò gli aiuti segreti alle organizzazioni terroriste islamiche che combattevano in Bosnia (1991-95). "Comitato del Partito Repubblicano del Congresso USA", 1997

http://globalresearch.ca/articles/DCH109A.html


Tavola 2, I funzionari dell'amministrazione Bush:

Collegamenti ad al Qaeda ed ai terroristi dell'11/9 (lista parziale
Nome del funzionario

Natura del collegamento

Fonte delle informazioni

George W. Bush. Collegamenti d'affari negli anni '80, quando era in affari petroliferi in Texas con la famiglia bin Laden, compresi Salem bin Laden (fratello di Osama) e Khalid bin Mahfouz (cognato di Osama), indicati nella denuncia delle famiglie delle vittime dell'11/9 come i finanziatori dell'11/9. Bin Mahfouz è sospettato di avere finanziato con milioni di dollari la rete al Qaeda.

http://www.scoop.co.nz/mason/stories/HL0208/S00148.htm
Intelligence Newsletter, 2 marzo 2000

http://www.globalresearch.ca/articles/INL110A.html
AFP London 7 novembre 2001, Salon.com, 19 novembre 2001,

http://dir.salon.com/tech/feature/2001/11/19/bush_oil/index.html
Boston Herald, 11 dicembre 2001, Bush Watch 2001,

http://globalresearch.ca/articles/CRG207A.html
In these Times, 12 novembre 2001

 http://www.globalresearch.ca/articles/MAD202B.html
George W. Bush Financial Scams: selezione di articoli del CRG

http://globalresearch.ca/articles/CRG207A.html

Colin Powell, Segretario di Stato. Negoziò i termini della cooperazione del Pakistan nella guerra al terrorismo con il pagatore dietro all'11/9, Generale Mahmoud Ahmad, capo dell'intelligence militare pakistano (ISI).

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO111A.html
Secondo diversi rapporti, incluso quello dell'FBI, si ritiene abbia trasferito 100.000 dollari al capo dell'11/9 Mohammed Atta. Colin Powell era anche coinvolto da dietro le scene nell'affare Iran Contra.

http://www.consortiumnews.com/archive/colin7.html
Il Magg. Generale Powell autorizzò i trasferimenti illegali di armi all'Iran.
Miami Herald, 16 settembre 2001, Washington Post, ABC News 30 settembre 2001, AFP, 10 ottobre 2001, Times of India, 9 ottobre 2001


Richard Armitage, Vice Segretario di Stato. Coinvolto nel piano segreto di aiuti alla base militante islamica dalla sua origine durante l'amministrazione Reagan. Coinvolto anche nello scandalo Iran Contra, che consisteva nella vendita illegale di armi all'Iran per finanziare i Contras nicaraguensi. Anche Richard Armitage incontrò il Generale Mahmoud Ahmad, presunto pagatore dietro l'11/9, in incontri al Dipartimento di Stato il 12 e
13 settembre

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO111A.html
Miami Herald, 16 settembre 2001, Washington Post, ABC News 30 settembre 2001, AFP, 10 ottobre 2001, Times of India, 9 ottobre 2001, United Press International, 18 luglio 2001

http://www.globalresearch.ca/articles/ROF111A.html

Marc Grossman, Sottosegretario di Stato. Incontri con il capo dell'ISI Generale Mahmoud Ahmad nella settimana precedente l'11/9

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO111A.html

George Tenet, Direttore della CIA. Incontri con il capo dell'ISI Generale Mahmoud Ahmad nella settimana precedente l'11/9

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO111A.html

Sen. Bob Graham e Rep. Porter Goss, Presidenti dei Comitati ristretti di Intelligence del Senato e della Camera. Incontri con il capo dell'ISI Mahmoud Ahmad, il pagatore dietro ai
terroristi, in Pakistan alla fine dell'agosto del 2001. Incontro con il capo dell'ISI la mattina dell'11 settembre.

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO206A.html
Le opinioni del  Council on Foreign Relations sull'ISI come organizzazione terrorista

http://www.cfrterrorism.org/coalition/pakistan2.html
Miami Herald, 16 settembre 2001, 16 Washington Post, 18 maggio 2002 Council on Foreign Relations

http://www.cfrterrorism.org/coalition/pakistan2.html

John Pointdexter, Capo del Total Information Awareness Program (TIA).
Coinvolto per la cospirazione nello scandalo Irangate Contra. Incriminato per "cospirazione per truffare il governo deviando i fondi delle vendite segrete di armi USA all'Iran". Numerosi rapporti di stampa. V. UPI, 13 Dicembre 1988  New York Times 10 Dicembre 1988


John Negroponte, Ambasciatore permanente degli USA alle Nazioni Unite. John Negroponte, il funzionario USA coinvolto negli attuali negoziati al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, era coinvolto nel sostegno agli squadroni della morte paramilitari mentre era ambasciatore USA in Honduras negli anni '80.

http://www.nisgua.org/articles/urgent_action.htm
I Contras operavano dall'Honduras con aiuti militari forniti dalla vendita di armi all'Iran. «Come ambasciatore americano in Honduras dal novembre 1981 al giugno 1985, Mr. Negroponte era strumentale nella costruzione militare dei ribelli [Contras] nicaraguesi». "New York Times", 13 dicembre 1988, San Francisco Examiner

http://mai.flora.org/forum/31397

Thomas Kean, Presidente della Commissione sull'11/9. Socio d'affari di Khalid bin Mahfouz e Mohammed Al Ahmoudi nella joint venture Hess-Delta

http://www.globalresearch.ca/articles/XYM212A.html
Secondo la CIA, Bin Mahfouz è il cognato di Osama bin Laden "Fortune Magazine", febbraio 2003, Energy Compass, 15 novembre 2002

http://www.fortune.com/fortune/print/0,15935,410237,00.html
"Global Outlook", no 4.
2003

http://www.globalresearch.ca/articles/CHO212A.html


Implicazioni per il movimento contro la guerra

Quali sono le implicazioni per il movimento contro la guerra? La relazione dell'amministrazione Bush con il terrorismo internazionale, che è materia di documentazione pubblica, e punta indelebilmente alla criminalizzazione degli alti gradi dell'apparato dello stato USA.

Utilizziamo queste informazioni per smantellare i piani di guerra dell'amministrazione Bush:


Sensibilizziamo i nostri concittadini.

Esponiamo i collegamenti.


Perché, quando la verità comincia a gocciolare, i piani di guerra dei capi non avranno un briciolo di legittimazione agli occhi di milioni di americani che credono che al Qaeda sia «Una minaccia per l'America» e che il loro presidente sia impegnato per la loro sicurezza.

L'amministrazione Bush sta spingendo le menzogne al limite. Colin Powell presenta al Consiglio di Sicurezza dell'ONU informazioni false. Il Presidente Bush nel suo Discorso sullo Stato dell'Unione dice che vuole «liberare l'Iraq», nondimeno una precedente dichiarazione proveniente dalla Casa Bianca conferma che l'amministrazione sta contemplando l'uso di armi nucleari. La campagna di propaganda è fatalmente handicappata poiché la gente non crede più alle bugie.

E quando le menzogne provenienti dalla sede dell'autorità politica sono messe in dubbio apertamente la legittimazione dei capi è minacciata. Ed alla fine le bugie si ritorcono sui loro sostenitori di stato.

E ciò costituisce un opportunità per il movimento contro la guerra.

Per rovesciare la marea della guerra, l'apparato della propaganda deve essere efficacemente disarmato. Ciò che questo richiede è una campagna d'informazione che riveli le cause e le conseguenze della guerra, sensibilizzi tutti i settori della popolazione con una visione per alla fine infrangere la legittimazione dei principali attori politici e militari.

Il movimento contro la guerra negli USA ed in tutto il mondo ha sfidato con successo l'agenda di guerra di Bush. Comunque, non ha disfatto le menzogne relative all'11 settembre ed alla cd «guerra al terrorismo» che costituisce il fondamento della propaganda di guerra dell'amministrazione.

L'11 settembre è stato abbondantemente usato come giustificazione per fare la guerra preventiva contro l'Iraq. Esso è parte della dottrina di «autodifesa» dell'amministrazione.

Inoltre, mentre mobilita milioni di persone in tutto il mondo, il movimento di protesta contro la guerra rimane profondamente diviso. Molti di coloro che nella società civile e nelle organizzazioni sindacali

http://www.alternet.org/print.html?StoryID=14626
che hanno preso posizione contro l'invasione dell'Iraq erano nondimeno sostenitori dell'invasione dell'Afghanistan

http://www.laboreducator.org/inside31.htm
dell'amministrazione Bush come rappresaglia per gli attacchi dell'11 settembre. Mentre si uniscono al movimento contro la guerra essi rimangono convinti che al Qaeda sia «una minaccia per l'America» e la sicurezza globale. Essi credono fermamente nella cd «guerra al terrorismo» contro i presunti responsabili dell'11/9 e sono ampiamente dei sostenitori dell'agenda antiterrorismo dell'amministrazione Bush. «Siamo contrari all'invasione dell'Iraq, ma dovremmo cercare al Qaeda». «Crediamo che l'Iraq non sia una minaccia alla pace mondiale, ma sosteniamo la "guerra al terrorismo" dell'l'amministrazione». A loro volta, molti intellettuali progressisti di rilievo ed analisti di politica estera non solo hanno rifiutato i collegamenti dell'amministrazione Bush con al Qaeda, ma hanno sostenuto la «guerra al terrorismo» dell'amministrazione.

Tale ambivalenza indebolisce il movimento contro la guerra poiché in ultima analisi serve a mantenere la legittimazione dell'agenda «"antiterrorista» all'interno ed in tutto il mondo. Sotto un insegna antiterrorista l'amministrazione ha lanciato l'«Operazione Libertà Infinita» che consiste nell'inviare le Forze Speciali USA a collaborare con governi stranieri nella «guerra al terrorismo». Negli USA ha provocato il Patriot Act, che annulla i diritti civili
fondamentali in nome della «guerra al terrorismo».

http://www.infowars.com/print_patriotact2_analysis.htm
La guerra al terrorismo è parte integrale della dottrina della Sicurezza Nazionale di Bush.

http://www.whitehouse.gov/nsc/nss3.html
Viene usata come pretesto per fare la guerra all'Iraq. Molti attivisti contro la guerra non sono a conoscenza del fatto che le successive amministrazioni USA negli ultimi 20 anni hanno sostenuto il terrorismo islamico, compresa al Qaeda. Quest'ultima è una creatura della CIA. Essa è uno strumento chiave della politica estera USA.

http://globalresearch.ca/articles/CHO109C.html
In questo cruciale punto di svolta della storia dobbiamo comprendere che il sentimento contro la guerra in se stesso non mina l'agenda di guerra. Lo stesso vale per l'impasse diplomatico al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Gli USA hanno intenzione di fare la guerra con o senza l'approvazione dell'ONU.

L'unico modo per impedire che nelle prossime settimane questa guerra si verifichi è spodestare i governanti, che sono dei criminali di guerra

Una precondizione per infrangere la legittimazione dell'amministrazione Bush è il rivelare completamente i suoi legami con il terrorismo internazionale, smantellando la sua campagna di propaganda e spargendo la verità attraverso una bene organizzata campagna di informazione delle associazioni di base dei cittadini.

Ed il metodo per spodestare i governanti è di infrangere la loro legittimità agli occhi del popolo. In altre parole, è necessario rivelare completamente le menzogne riguardanti la cd "guerra al terrorismo" ai nostri concittadini, che viene anche usata come pretesto per l'invasione dell'Iraq.


Bibliografia di materiali e collegamenti selezionati


Centre for Research on Globalization (CRG), Foreknowledge of 9-11: A Compilation of CRG articles and documents in support of a 9-11 Investigation

http://globalresearch.ca/articles/CRG204A.html

Centre for Research on Globalization (CRG),  9/11 Reader and Archive

http://globalresearch.ca/by-topic/sept11/

 

Nic Levis, The 9/11 Truth Movement Selected Resources for Researchers and Activists

http://www.globalresearch.ca/articles/LEV212A.html

Centre for Research on Globalization (CRG), George W. Bush Financial Scams: CRG selection of articles.

http://globalresearch.ca/articles/CRG207A.html

Propaganda Matrix Archive on Prior knowledge at /www.propagandamatrix.com/

 http://www.propagandamatrix.com/archiveprior_knowledge.html

Centre for Cooperative Research, The Complete 9/11 Timeline at

www.cooperativeresearch.org/
http://www.cooperativeresearch.org/index2.html

Michel Chossudovsky è l'autore del best seller internazionale War and Globalization, The Truth behind September 11.

http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.html

 

Michel Chossudovsky