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La Cina è vicina… Magari!!

Giorgio Vitali
 

Narrano le cronache un fatto sorprendente: in questo mondo, votato agli interessi dei padroni delle finanza, in un paese ormai non molto lontano, la Cina, è stato condannato a morte per corruzione l’ex capo dell’autority cinese per la sicurezza degli alimenti e dei farmaci. Zheng Xiaoyu, 63 anni, è stato condannato alla pena capitale per aver accettato tangenti fino a 632.000 dollari, in cambio della concessione di licenze per medicinali adulterati. Nello scandalo sono coinvolti anche la moglie ed il figlio. È la prima volta, scrivono le Agenzie, che è condannato a morte un funzionario di questo livello. Non male, non male!

Intanto, per prima cosa, dichiariamo la nostra piena accettazione della sentenza, che dimostra l’esistenza nel mondo di Stati capaci di premettere gli interessi fondamentali dei concittadini a quelli delle industrie chimico-farmaceutiche, cinesi o multinazionali americanocentriche che siano. La salute non è un fatto generico, ma è strettamente collegata con l’esistenza stessa delle persone. In altre parole con la loro vita. La morte, anche a distanza di anni o di decenni, può essere conseguenza d’ingestione di sostanze pericolose. Come sono i farmaci. Tutti i farmaci. Poi occorre chiarire bene cosa s’intende per «medicinali adulterati». Tutti i medicinali possono essere adulterati o adulterabili. Essendo il confine fra farmaco mal confezionato ed adulterato molto labile. Ad esempio, in Italia come in Unione Europa la normativa sui farmaci, che risale nientemeno che ai tempi di Federico II il Grande, stabilisce che devono essere considerati «guasti o imperfetti» tutti i medicinali non conservati correttamente. (In altre parole conservati in ambienti privi di licenza pubblica e senza essere protetti dall’applicazione di tutte quelle regole previste da apposite norme di legge, nonché intuibili dal buonsenso. In questa situazione, ad esempio, si trovano i campioni gratuiti di medicinali di larghissima diffusione perché solo in Italia ne sono messi in circolazione oltre 100 milioni di confezioni ogni anno).

Eppoi c’è anche il sospetto che siano fatti passare per adulterati i medicinali “copiati” da parte dei produttori dei paesi cosiddetti «sottosviluppati» nei confronti di quelli protetti da “brevetto” delle multinazionali che fanno capo alla finanza statunitense. È questa un’opera di disinformazione e disorientamento che da troppo tempo stanno sviluppando le organizzazioni economico-politiche e le lobby della chimica per contrastare il sacrosanto diritto dei paesi emergenti a difendersi da certe malattie (delle quali troppo spesso non si sa bene la causa).

Prevediamo una sicura presa di posizione del duo Bonino-Pannella, i liberisti pacifinti specializzati nella difesa della vita contro la pena di morte, soprattutto se comminata nei confronti d’ignobili delinquenti come il cinese in questione.

D’altronde la celebre coppia svolge da molto tempo il ruolo di copertura, per quanto posa servire la loro logorrea, per tutte le azioni più esecrabili messe in opera dal potere finanziario “globalista”.

 

La storia è memoria

Stupisce che in un’epoca nella quale tanto si scrive e si dibatte sulla “memoria”, ma in un senso molto “ristretto”, trattandosi di una memoria del cosiddetto antisemitismo degli anni quaranta, nulla si faccia per favorire il ricordo d’avvenimenti recentissimi che hanno macchiato a vita di questo paese. E non si tratta degli anni di piombo, fenomeno che in via di ritorno agli onori della cronaca proprio di questi tempi grazie ad un’opinione pubblica che si sta risvegliando e che impone ai Media, seppur asserviti quanto basta, di risollevare certi argomenti la cui interpretazione è sostanzialmente cambiata negli ultimi tempi. Benedetto Croce in “La Storia come pensiero e come azione” afferma che ogni Storia è sempre «storia contemporanea» e cioè che la storia «consiste essenzialmente nel guardare il passato con gli occhi del presente ed alla luce dei problemi del presente».

Nulla di più chiaro e di più utile per giudicare eventi di un passato recente che si riverberano pesantemente sul pensiero corrente. Quale valore dare alla salute? Quale significato dare a discussioni sulla bioetica, sul diritto di vita e di morte, sulla clonazione (stanno nascendo e sviluppando i nuovi embrioni degli ibridi animale-uomo… Philip Dick, tu che hai immaginato gli androidi, sei un autentico profeta!), sull’eutanasia, sull’accanimento terapeutico, sul testamento biologico, sui trapianti, sulla premorienza e quant’altro, quando “nei fatti”, si chiude un occhio ed anche tutt’e due su eventi che, grazie ad opportuni interventi dall’alto per l’attenuazione sui Media ed il complice silenzio degli “esperti”, non hanno potuto suscitare la giusta indignazione fra gli italiani? E restringo quest’intervento a fatti come la cosiddetta Farmacopoli, il Sangue Infetto, Porto Marghera, e l’Uranio Impoverito. Mi limito a questi pochi perché, sempre più sconcertato a fronte del!l'innegabile decadenza di questa popolazione, risulta avvilente seguire telegiornali nei quali in mancanza d’ogni senso dell'umorismo è stata comunicata la notizia che il nostro contingente militare in Libano ha vinto la gara come migliore (nel tiro a segno?) no! nella raccolta differenziata dei rifiuti! [Ma perché non mandarli in Campania allora?]

 

Brevi resoconti di storie ignobili

 

1) Farmacopoli.

Occorre premettere un assunto fondamentale. Per colpe che si vogliano assegnare alla magistratura, non sarà mai possibile ad alcun magistrato ignorare gli umori dell’opinione pubblica. Per fare un esempio, anche se sostanzialmente distorto, il caso Priebke ha dimostrato che pochi agitatori piazza (beninteso sostenuti dal consenso del potere politico) hanno avuto la meglio contro decisioni prese in ottemperanza delle leggi.

Farmacopoli si è sviluppata sulla base d’informazioni provenienti da molte fonti, che individuavano un’amplissima base di corruzione a livello ministeriale (ministeri della sanità e dell’industria). Il giro di soldi, infatti, travalicava l’immaginazione. Gli italiani furono colpiti soprattutto dalla massa d’oggetti di notevole valore economico ricevuti in omaggio dalle industrie di settore che il direttore generale dell’ufficio farmaceutico del ministero della sanità, Poggiolini e la moglie, avevano nascosto nei punti più impensabili della loro abitazione. Roba da Alì Babà ed i 40 ladroni. Ma la maggioranza degli italiani non fu informata a dovere. Non si trattava solo di corruzione per ottenere la registrazione di nuovi prodotti compatibili con le esigenze d’eventuali pazienti, od un prezzo di tutto rispetto. Si trattava di «spese di rappresentanza» (quindi deducibili) per conseguire brevetti o supplementi di brevetto, l’inserimento nel prontuario del Servizio Sanitario Nazionale, e conseguente potenzialità illimitate di mercato per prodotti tanto inutili quanto pericolosi. Inutile aggiungere che grazie anche ad un’operazione di corruzione e disinformazione diffusa su tutto il territorio nazionale da parte di molte aziende (produttori e concessionarie commerciali), questi prodotti hanno avuto una vastissima diffusione a carico del Servizio Sanitario Nazionale, quindi del popolo italiano.

Citiamo i più importanti. Calcitonina di salmone, Cronassial, Carnitina, Carnitene ed altri, troppi. Prodotti inutili quanto pericolosi. (La pericolosità si esprime anche nel contribuire alla nascita di una falsa sicurezza nelle persone che ne fanno uso). Da notare che, una volta espulsi dal prontuario dei farmaci concedibili gratuitamente, i prodotti in questione hanno perso il mercato. Non si vendono più. Questo solo fatto è più che sufficiente per gettare un’ombra d’ignominia su tutto il sistema sanitario. Malpractice a parte. In particolare, il noto Cronassial, essendo un estratto di cervello animale, era anche causa di gravissime malattie autoimmuni, una delle quali, la Sindrome di Guillain-Barrè porta alla morte dopo indicibili sofferenze. Non sappiamo quanti siano stati i morti nei paesi nei quali era stato commercializzato il Cronassial, ma possiamo ipotizzarlo. E non va dimenticato che sponsor ufficiale di questo prodotto è sempre stata la nota Rita Levi Montalcini, la cui presenza nei convegni organizzati dalla ditta FIDIA doveva servire a far credere che questo medicinale fosse il famoso fattore di crescita ipotizzato a suo tempo dalla scienziata stessa. La conclusione di tutta la faccenda, dopo polemiche di vario genere e la creazione di polveroni finalizzati a disorientare gli italiani, è stata quella prevedibile. Il ministro della sanità, De Lorenzo, grazie a diagnosi compiacenti, si è finto malato di tumore ottenendo la scarcerazione ed è ancora in piena attività, Poggiolini ha riottenuto tutto quanto gli era stato confiscato, mentre buona parte dei personaggi ad alto livello complici delle industrie, dopo pochi anni d’emarginazione, sono nei posti precedentemente occupati nelle cliniche e nell’insegnamento. Tale è il comportamento verso una Casta d’intoccabili.

L’andazzo della corruzione è continuato più consistente che mai in tutti i paesi nei quali le Multinazionali la fanno da padrone, ed i farmaci immessi sul mercato negli ultimi tempi, proprio grazie alla corruzione a livello sperimentale, mietono vittime in gran quantità, come si apprende a ritmi sempre più stretti dalle notizie di stampa. E si parla di migliaia se non di diecine di migliaia di morti. Tanto che la mortalità da interventi sanitari è statisticamente la più alta rispetto a quella provocata da altre malattie.

A questi fatti vanno aggiunti altri ugualmente terribili come l'operazione studiata a tavolino ed ampiamente documentata da letteratura internazionale, tendente a far prescrivere psicofarmaci ai bambini al fine di creare una generazione d’alienati farmacodipendenti. Sono già stati registrati, fra questi bambini, oltre cento suicidi, mentre sette su dieci fra i minorenni autori di stragi sono consumatori abituali di psicofarmaci. Tuttavia l’opinione pubblica mondiale NON REAGISCE come dovrebbe di fronte ad un attacco che ha tutti i crismi del genocidio. Sono oltre 11 milioni i bambini che negli USA prendono psicofarmaci con scusanti diverse, fra questi i noti Ritalin e Prozac, evidentemente con la complicità dei medici ed il consenso dei genitori sui quali ogni giudizio è superfluo, anche ammettendo la mancanza di cultura e la dipendenza psicologica nei confronti dei medici prescrittori.

 

2) Sangue infetto

Si tratta, per farla breve, di circa 13.000 persone infettate da trasfusioni di sangue non controllato all’origine o da prodotti farmaceutici ottenuti utilizzando quel sangue (per lo più di carcerati statunitensi o raccolto da privati senza i dovuti controlli e con la complicità di reparti ospedalieri italiani). 1.000 di queste sono decedute le altre hanno avuto epatopatie di vario genere. Il procedimento giudiziario che ne è nato, dopo alterne vicende, con una scusa e con l’altra è stato smembrato fra varie sedi con definitivo dissolvimento nel nulla, non prima però di una salutare “sentenza” ottenuta nel tribunale di pertinenza della sede principale di una delle aziende farmaceutiche coinvolte, che ha permesso di attribuire le spese di risarcimento non ai diretti responsabili, ma al Ministero della Sanità, vale a dire a tutti gli italiani, ossia le vittime reali e potenziali del danno. Anche in questo caso, la magistratura italica si è dimostrata all’altezza del compito a lei assegnato dal potere finanziario.

Da notare che anche in questo caso è uscito indenne il succitato Duilio Poggiolini, soprannominato Piduilio per la sua nota appartenenza alla P2. Potremmo soffermarci su altri particolari, a volte comici, tanto comici da dimostrare la protervia di un potere impunito, come il “casuale” errore di scambio di persona, attuato dai Media (che ne hanno pubblicato la fotografia al posto del nostro), con un altro Poggiolini, Danilo, all’epoca deputato repubblicano e uomo di punta dell’Ordine dei medici.

 

3) Porto Marghera

Il caso di Porto Marghera non può essere isolato dai dati statistici dei morti per cause di lavoro. Si tratta di quattro morti al giorno. Di fronte a quest’autentica strage qualsiasi commento è superfluo. In una recente trasmissione televisiva dedicata alla sicurezza in ambienti di lavoro, un ispettore ha dichiarato che nessun cantiere edilizio da lui ispezionato è in ordine con le norme di legge, aggiungendo subito dopo che loro, gli ispettori, non sono in numero adeguato al compito. Ciò non ha evitato che un esponente dei palazzinari romani (Silvano Susi, presidente ACER) scrivesse sulla rivista “Costruttori Romani” di marzo 2007, che la sicurezza sul lavoro è il loro obiettivo primario. Non crediamo si possa aggiungere altro.

 

4) Uranio impoverito

Si tratta di una questione di tale ignominia, da sorpassare qualsiasi menzogna dichiarata in tribunale per «ragion di Stato». Qui si tratta di poveri giovani mandati a farsi contaminare dalle radiazioni d’uranio impoverito e sui quali, di nascosto, si fanno degli studi. Com'è sempre accaduto fin dal lancio delle bombe sul Giappone. Ciò che più colpisce è la rassegnazione delle famiglie, probabilmente provate dal dolore di vedere deperire giorno dopo giorno i propri figli, dal dissanguamento economico per le cure (il danno da cause belliche non è stato ancora ufficialmente riconosciuto) e dalla condizione alienante della giustizia nel nostro paese per cui qualsiasi tentativo di avere un minimo riconoscimento s’infrange contro un muro di gomma espressamente costruito per non riconoscere al cittadino diritti sostanziali affermati in un Costituzione sostanzialmente falsa come tutto ciò che è stato istituito dopo l’infausta conclusione dell’ultimo conflitto mondiale.

 

Deduzioni finali

Si ha l’impressione, suffragata dai fatti, che una soluzione alla cinese avrebbe risparmiato a tanti italiani sofferenze a volte terribili e morti imprevedibili. Longanesi scriveva: «Ci salveranno le vecchie zie?»; noi ci limitiamo a sperare di poter essere salvati dai cinesi. Sarebbe molto per tutti. Col permesso del digiunatore e della sua socia in affari.

Giorgio Vitali