da
20/9/2012
"Debunkers" e "Thruthers"
divisi da una assurda
contrapposizione risolvano insieme alcune domande sull'11 Settembre
Il nostro articolo di martedì 18 settembre, "11
Settembre: Attivissimo il principe dei debunkers si defila" ci ha procurato
varie e-mail con esternazioni di entusiasmo, quasi come un tifo da stadio, circa
il fatto che Attivissimo, il conosciutissimo "cacciatore di bufale", ha deciso
di non intervenire più nelle polemiche e nelle risposte a coloro che sostengono
che la "versione ufficiale" sugli attentati dell'11 settembre 2001, non sia
veritiera. A proposito di questo mio articolo, devo effettivamente chiedere
scusa ad Attivissimo per averlo io attestato come "laureato", mentre a quanto
sembra non lo è affatto. Succede.
In ogni caso, leggendo, al contempo, i numerosissimi commenti, sia in calce
all'annuncio di Attivissimo pubblicati nel suo blog
(http://attivissimo.blogspot.it/2012/09/lundicesimo-11-settembre.html)
che gli altrettanto numerosi commenti pubblicati nel sito di Luogocomune
(http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4080),
in calce ad un breve articolo di Massimo Mazzucco che sottolineava e irrideva la
fuoriuscita dalla contesa di Attivissimo, definito una Fata turchina che appare
e scompare a piacimento, si può facilmente constatare come si siano formati, e
non solo nel web, due opposti e irriducibili schieramenti: da una parte i
cosiddetti debunkers o cacciatori di bufale, e dall'altra i cosiddetti
"complottisti", termine ambiguo e fuorviante che vorrebbe indicare tutti coloro
che sospettano un "complotto" dietro certi fatti e avvenimenti, ma che invece
meglio sarebbe definirli, ovviamente riferendosi a quelli più seri, "thruthers"
ovvero cercatori della verità.
Due opposti schieramenti che, proprio come in un tifo da stadio, si affrontano e
si offendono reciprocamente, con inusitata veemenza. E questo non va bene,
perchè queste due attitudini: chi diffida e mette in dubbio e chi invece crede
alle versioni ufficiali emanate dalle autorità costituite, dovrebbero
collaborare ai fini di una seria indagine finalizzata alla ricerca della verità.
Questa violenta contrapposizione, invece, in definitiva fa il gioco di chi non
vuole che si affrontino serie e approfondite indagini.
In un ottimo articolo di Luciano Fuschini, titolato "Complottismo" e pubblicato
sul sito, si fanno delle puntualizzazioni e delle asserzioni veramente
opportune, come ad esempio: «Quello che viene chiamato spregiativamente
complottismo è niente altro che l'esercizio dell'intelligenza critica che non si
accontenta delle versioni ufficiali, sapendo che le vere motivazioni degli
eventi sono molto spesso tenute nascoste. Purtroppo è frequente che nella
ricerca di ciò che sta sotto ci si avventuri in ipotesi bizzarre che finiscono
con lo screditare anche gli approfondimenti seri».
È proprio quello che anche noi stiamo sostenendo da anni: bisogna sempre
diffidare e quindi fare le pulci alle cosiddette "versioni ufficiali" emesse dal
potere costituito perchè il "complottare", il mistificare, il raggiungere certi
scopi per vie non sempre lecite e comunque mascherate, è purtroppo una
attitudine insita nell'uomo e questo sia a livello personale della sua vita
privata che, tanto più, a livello di Organizzazioni e di Stati.
Le stesse guerre, in definitiva, sono spesso iniziate con delle false flag,
delle provocazioni che consentono a chi ha deciso la guerra di scatenarla
presentandosi come "vittima" e il nemico come un aggressore.
Ed altrettanto, però, bisogna diffidare da tesi precostituite, da facili
sillogismi, dalle teorie del sospetto non comprovate e quindi verificare, in
ogni suo aspetto, la verità e la fondatezza di quanto ci viene illustrato.
Sempre Luciano Fuschini, nell'articolo citato, smonta per esempio, con poche e
precise asserzioni, la bufala in circolazione, per cui il famoso sbarco sulla
luna del 1969 sarebbe un falso. Non bisogna farsi ingannare da argomentazioni
solo apparentemente convincenti, ma ogni informazione e tesi proposta vanno
verificate attentamente. Al contempo bisogna diffidare dai facili sillogismi
come quello, per esempio, recentemente circolato, che siccome Neil Armstrong,
uno degli astronauti che sbarcarono sulla luna, non ha voluto giurare sulla
bibbia di esserci veramente stato, ergo quell'evento fu un falso. Sono queste
notizie devianti che non necessariamente possono essere messe in relazione con
l'indagine che si sta affrontando. Diverso ovviamente sarebbe il caso,
aggiungiamo noi, che si volesse contestare il materiale fotografico che
accompagnò e seguì l'impresa lunare, per il quale molti dubbi che in parte fosse
stato taroccato ci sono effettivamente.
Un altra informazione, aggiungiamo noi, che andrebbe attentamente verificata, ma
che ci sembra alquanto "deviante", è per esempio quella che l'11 settembre,
negli uffici che poi vennero colpiti dall'aereo che si schiantò sul Pentagono,
si stava affrontando una delicata verifica per la quale si sospettava un
colossale ammanco nelle spese di bilancio di quel ministero. Sono informazioni
queste che circolano nel web e su cui i cosiddetti "complottisti" si gettano a
capofitto, spesso rimanendo vittime della loro faciloneria e entusiasmo e
consentono poi ai "debunkers" di smontarle e deriderli. Ora noi non sappiamo
fino a che punto questa notizia possa essere veritiera, ma in mancanza di una
seria verifica e di un suo approfondimento, bisognerebbe sempre non prenderle in
considerazione.
Diverso per Luciano Fuschini il caso delle "scie chimiche", per il quale egli
afferma che ci sono dei riscontri evidenti della loro esistenza, ma fino a
quando non si intraprende una indagine a tutto campo per verificare di cosa
effettivamente si tratta, non ci si deve lasciare andare a fantasticare di
chissà quali manipolazioni genetiche o complotti esse nascondano. Ed anche
queste asserzioni ci trovano concordi, mentre invece constatiamo, con sgomento,
che "complottisti" convinti del complotto sulle scie chimiche e "cacciatori di
bufale" che al contrario gli sbattono in faccia l'evidenza di fenomeni del tutto
naturali anche se "strani", si affrontano con assurda veemenza e poca sostanza
scientifica.
Tornando all'argomento ben più serio dell'11 Settembre, bisogna fare alcune
necessarie considerazioni perchè la "versione ufficiale" emessa dalle
Amministrazioni americane, intendendo per "versione ufficiale" tutto
quell'insieme di dichiarazioni e informazioni e soprattutto gli studi tecnico
scientifici commissionati a vari organismi, non convincono affatto ed anzi fanno
acqua da tutte le parti.
Di conseguenza ci sono varie domande molto importanti e pertinenti che devono
ancora trovare adeguate risposte. Tanto per darne un idea, qui ne avanziamo solo
alcune, come ad esempio:
1. È un fatto che, volenti o nolenti, gli attentati dell'11 settembre, quali un
attacco agli USA da parte di terroristi arabi, ha indubbiamente consentito agli
Stati Uniti di intraprendere una serie, tra l'altra illimitata, di guerre di
aggressione contro tutti quegli Stati che, ad arbitrario giudizio del governo
americano, sostengono il terrorismo. Quando poi constatiamo che i cosiddetti
terroristi arabi, piloti da baraccone, deambulavano negli States da un paio di
anni, attentamente seguiti, ma indisturbati dalle Intelligence statunitensi; che
le loro presunte responsabilità negli attentati, con tanto di foto, sono state
in pochissimi giorni sbandierate dalle Intelligence americane, indice questo di
un precostituito capro espiatorio; che copie del corano, di bandane, di manuali
di pilotaggio, di deliranti testamenti e passaporti con tanto di foto, sono
stati, ma guarda un po', miracolosamente ritrovati tra le macerie e gli incendi
di quei disastri o lasciati dentro qualche opportuna valigia; che oltretutto,
stranamente, non c'e una normale videoripresa che ritrae questi dirottatori
mentre quella maledetta mattina si imbarcavano sugli aerei da dirottare; che
invece altre loro foto e video mostrateci è stato recentemente dimostrato che
furono "ritoccate"; che ben 4 aerei dirottati svolazzarono indisturbati ed
alcuni addirittura passeggiarono per un tempo esorbitante con strani e contorti
itinerari prima di abbattersi sui loro obiettivi, senza che un caccia si
sollevasse ad intercettarli; che proprio quell'11 settembre erano in programma
una serie eccessiva di esercitazioni, che una volta messe in atto potevano
confondere gli schermi radar e le normali misure di difesa aerea; che invece di
riscontare sacrosanti incriminazioni tra chi era tenuto a garantire la sicurezza
dei cieli americani, troviamo sospette "promozioni" ed altrettanto nessuna
responsabilità giuridica viene avanzata contro coloro che costruirono e
garantirono le Torri Gemelle così incredibilmente crollate provocando migliaia
di morti; quando constatiamo tutto questo, non è azzardato affermare che
qualcosa in quegli attentati non convince.
2. Le spiegazioni tecnico scientifiche fornite per quel genere di crollo di due
torri colpite da aerei e conseguente incendio causato dal Kerosene e di una
terza torre, non colpita da aerei, ma analogamente implosa e con un crollo
simmetrico in caduta libera, tutte con struttura in acciaio, venute
incredibilmente giù contravvenendo a ogni passata esperienza pratica e
addirittura alle leggi della fisica (un corpo in caduta dovrebbe seguire la
linea di minore resistenza), sono contorte, forzate e assurde. Del resto, anche
volendo passare per stupidi e quindi accettare gli studi che accompagnano la
"versione ufficiale", i quali cercano di spiegare come sia stato effettivamente
possibile quel genere di "cedimento strutturale", stiracchiando tabelle su
tabelle onde dimostrare quando e a che calore l'acciaio potrebbe cedere e quindi
provocare altri cedimenti alla struttura in acciaio delle torri, anche prendendo
per buone queste ricostruzioni (ed ovviamente buone non lo sono affatto),
basterebbe la sola osservazione che questo fenomeno, mai verificatosi nella
storia ingegneristica di questi edifici e sia pure con qualche caratteristica
diversa, si sarebbe poi dovuto ripetere in altri due edifici attigui, e questo è
veramente un insulto alla umana intelligenza. Ma oltretutto non vengono
adeguatamente spiegati alcuni fenomeni, come per esempio le pozze di acciaio
fuso che ha continuato a bruciare per settimane nel sottosuolo; alcune colonne
di acciaio stranamente piegate, ma non incrinate e altro ancora e quindi
necessita, quanto meno, una vera indagine tecnico scientifica di ben più
specializzato e convincente studio.
3. Ci si spieghi e dimostri come furono tecnicamente possibili le telefonate dai
cellulari in volo e per quanto riguarda l'aereo UA93, fatto cadere in
Pennsylvania, dicesi dagli stessi passeggeri, perchè le foto di quella strana
buca formata dalla caduta, non mostrano evidenti resti, alcuni dei quali,
invece, furono trovati a circa 14 Km. di distanza e altri poi vennero
successivamente e miracolosamente dissotterrati.
4. Ci dimostrino come furono tecnicamente possibili le manovre del boeing 757
che si schiantò sul Pentagono: quel suo virare e poi volare quasi raso terra; il
suo non sconvolgere il tratto di percorso finale verso la facciata del
Pentagono, tutti fenomeni questi apparentemente impossibili per un grosso aereo
e con quella struttura aerodinamica. E ci dimostrino come potè un pilota arabo
improvvisato ed inesperto eseguire quelle manovre e a quella velocità.
5. Sempre di questo aereo del Pentagono ci mostrino le riprese video di zona
sequestrate, quelle che pur dovrebbero, almeno in parte, averlo ripreso e ci
spieghino come fu possibile che l'aereo si disintegrò dentro l'edificio,
compresi i suoi enormi e quasi indistruttibili motori, passando per quel buco di
ridotte dimensioni che si vede nelle foto scattate pochi secondi prima che
crolli la facciata (rimasta miracolosamente con le finestre intatte) e come potè
proseguire la sua corsa distruttiva dentro l'edificio stesso. E le sue ali,
dicesi staccate al momento dell'impatto, dove sono finite? Le spiegazioni pseudo
tecniche fino ad ora fornite, non sono affatto convincenti.
6. Ci spieghino adeguatamente come fu possibile ricostruire il DNA di tutti i
passeggeri dell'aereo caduto in Pensylvania ripescandone i resti dal fondo della
buca dove evidentemente si erano infilati nel terreno; ed analogamente il DNA
dei passeggeri di quello schiantatosi nel Pentagono, che per giustificare il suo
disintegrarsi dentro l'edificio si è dovuto ipotizzare che si era quasi
liquefatto trasformandosi in palla di fuoco.
Queste sono solo alcune domande che una qualsiasi persona intelligente dovrebbe
avanzare e quindi verificare se le risposte fornite sono adeguate ed esaustive,
e a tutt'oggi non lo sono, altro che "complottismo".
E qui si devono fermare i "complottisti", pardon i "thruthers" o cercatori di
verità, perchè poi, allo stato delle conoscenze, con l'impossibilità di
affrontare negli Stati Uniti una vera e corretta indagine e perizie di ogni
genere, non è possibile ricostruire quello che effettivamente accadde, come
vennero progettati, pianificati ed eseguiti quegli attentanti. Avanzare ipotesi
in questo senso, significherebbe mettere nelle mani dei "cacciatori di bufale"
facili argomentazioni per confutarle.
Maurizio Barozzi
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