Italia - Repubblica - Socializzazione

 

Documento politico della Direzione Nazionale
approvato il 31 gennaio 1971


Federazione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana
Direzione Nazionale



Il 31 gennaio 1971 si è adunata a Bologna la Direzione Nazionale che, a conclusione dei propri lavori, ha approvato il seguente documento politico;

Poiché il Fascismo parte da una concezione dell'uomo, del mondo, della società e dello stato, che comporta soluzioni originali di tutti i problemi di ordine morale, politico e sociale, la Direzione Nazionale della Federazione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana ribadisce il rifiuto ad ogni classificazione o schematizzazione dell'ordine democratico, che attui riferimenti a topografie esiziali di destra, sinistra o centro, per cui considera egualmente nemici irriducibili sia il sistema capitalistico occidentale che la metodologia marxista, intendendo risolvere soprattutto i problemi dell'ordine sociale, nelle esigenze di giustizia integrale che esprime la spiritualità fascista, in strutture e rapporti di assoluta originalità storica.

Pertanto, ribadisce i seguenti caposaldi della propria linea di azione:
1) Il fondamento religioso della vita individuale, nell'autonomia liberatrice dello Stato, esclude ogni intrusione di carattere teocratico, nella vita politica della Nazione, comunque codificata.
2) Il sistema democratico-parlamentare, fondato sulla collusione delle esasperazioni individualistiche con l'inganno della promessa collettivistica, promananti dalla stessa matrice dialettica del materialismo, è in contrasto, non solo con ogni soluzione particolare dei problemi impellenti del mondo contemporaneo, ma soprattutto con il carattere spirituale della concezione fascista e, pertanto, sono egualmente da respingere soluzioni e atteggiamenti della sfera capitalistica e del marxismo classista.
3) La realtà partitica dell'attuale regime democratico non è espressione di autentico consenso e rappresentanza popolari, nella coagulazione di interessi dei Gruppi di potere; l'inserimento delle posizioni pseudo-rinnovatrici della destra cosiddetta corporativa nella dialettica parlamentare, ha funzioni di mero assorbimento dell'autentica alternativa fascista, per vanificarla in sterili tentativi di difesa reazionaria.
4) L'Europeismo, come adesione ad istanze storiche di superamento degli equilibri artificiosi raggiunti, deve essere inteso come tensione verso la rivoluzione sociale e l'attuazione finale dello Stato fascista, nella unità dei popoli del continente, da cui deriva la necessità di favorire tutti i fermenti di rottura dell'attuale fossilizzazione.
I problemi della concretezza politica verranno proposti e risolti, nella continuità dell'azione degli organi istituzionali della FNCRSI.