C. M. Ettore Valle
PRESENTE!
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Il Legionario Ettore Valle fa
l'Appello ai Caduti di Rovetta,
presso la loro Tomba di Roma. 2008 |
Comunicato a nome e per volontà dell'Associazione Reduci 1ª Legione "M"
d'Assalto Tagliamento e del suo Presidente Gregorio Misciattelli
Saluto a ETTORE VALLE
Con profondo cordoglio, ma anche con grande Fede nella divina volontà,
annunciamo la scomparsa di Ettore Valle, Legionario della 1ª Legione "M"
d'Assalto Tagliamento e, come Lui con orgoglio ricordava, Guardia del Duce e
Volontario Combattente per l'Onore d'Italia.
Egli, com'ebbe di suo pugno a scrivere iniziando in vita il proprio necrologio,
«ha raggiunto i Suoi Cari e i Camerati che in Guerra e in Pace lo hanno
preceduto», il 2 Gennaio 2010 alle ore 22,00, all'età di ottantatre anni presso
l'Azienda Ospedaliera 'Santa Sofia' in Palermo dove era stato prontamente
ricoverato il 24 Dicembre 2009 per la rottura del femore causatagli da una
caduta, e dove il ritardato soccorso, ulteriore vergogna di un sistema sanitario
degno d'un'Italia che ama ostentarsi antifascista, gli è stato fatale.
Ettore Valle, figura adamantina di italiano amata e nota, tra le più
rappresentative rimaste della eroica quanto gloriosa Repubblica Sociale
Italiana, impersonava mirabilmente anche nel portamento eretto, nel volto
accigliato e nella parola secca e decisa lo spirito militaresco del Combattente
Volontario purosangue che, giovanissimo, accorse a difendere il suolo e l'onore
della Patria tradita e invasa.
Era nato a Palermo il 19 Febbraio 1927. Il 17 Settembre 1943, all'età di sedici
anni, si era arruolato come 'volontario' nella 'Guardia Nazionale Repubblicana'
1ª Legione "M" "Camilluccia", ed a tal proposito è commovente, e altamente
significativo dell'entusiasmo giovanile di allora, ricordare il fatto che egli,
per poter rientrare nei termini dell'arruolamento, si attribuì due anni in più
dichiarando come anno di nascita il 1925.
Il 13 giugno 1943, col gruppo di giovani coi quali fu arruolato, abbandonò gli
abiti civili e, come Lui stesso ricorda nel "Memoriale" scritto per il 1° Btg.
M. d'Assalto "Camilluccia", «avemmo l'alto onore di indossare le Divise, e,
soprattutto, la Camicia Nera, che, ancora oggi, gelosamente custodiamo». Egli
ebbe anche l'onore della qualifica di "Camicia nera Scelta".
Fece parte di quello che in un primo momento fu denominato 1° Battaglione
Giovanile Legionario, e dopo un'azione audace, il Comando della Milizia
autorizzò il suo Reparto a fregiarsi della "M Rossa" al posto dei vecchi
'fascetti', mentre di conseguenza il Reparto assunse la denominazione di 1° Btg.
D'Assalto "M" Camilluccia.
Esso si distinse ovunque venne impiegato, fino al suo scioglimento il 5 Maggio
1945. Svolse incarichi a Roma, nel Gennaio 1944 operò a Vercelli nella Caserma
"l'Aravecchia", fu impiegato in Milano. Durante queste azioni il Valle, il 22
Maggio 1944 fu promosso, per la disciplina e l'efficienza militari, Capo
Squadra.
Trasferito il 20 Ottobre 1944 alla Scuola Allievi Ufficiali di Roma da dove
tornò al Reparto di provenienza il 6 Novembre 1944, il 24 Dicembre 1944 fu
trasferito alla Legione 'M' Guardia del Duce.
Emblematico della purezza dell'amore di quei giovani per la patria e del loro
talento di combattenti, è un passo del suo Memoriale, dove si ricorda come il
Comando Generale, di fronte alla volontà degli allievi di voler più che andare a
Scuola, 'combattere', fine per cui s'erano arruolati, esaminò l'opportunità di
aggregazione del loro Battaglione con il 63° Btg. 'Tagliamento', accorpamento
dei due Battaglioni da cui poteva ricostituirsi la "1ª Legione 'M' d'Assalto
Tagliamento".
Tale passo, dal Valle prediletto, dice: «Il Col. Merico Zuccari, comandante del
63° Btg. e prossimo Comandante della Legione, ritenne doveroso conoscere prima
dell'aggressione, sia pure in incognito, quel Reparto. Ciò fatto ebbe a dire ai
suoi Ufficiali: 'Se questi Ragazzi combattono così come cantano saranno dei
magnifici combattenti'. Dopo l'accorpamento, e l'impiego in combattimento dei
Reparti, venne a visitare il Battaglione Camilluccia e con sua dirittura morale
volle personalmente dichiararci: 'Quando volli conoscervi ebbi a dire ai miei
Ufficiali che se avreste combattuto come cantavate sarei stato felice di avervi
nella mia Legione. Oggi a Voi debbo dire che combattete meglio di come cantate».
Il Memoriale, documento prezioso della sua vita di soldato, è firmato 'C. M.
Ettore Valle'; infatti, le sue qualità di "obbedienza" e nel contempo di
capacità di 'comando' manifestate sul campo nella rigorosa adempienza di ogni
incarico ricevuto, gli valsero la promozione a Caporale Maggiore e la
decorazione con la Croce di Guerra.
Questi fu Ettore Valle, che tale rimase anche dopo la fine del II Conflitto
mondiale, durante il grigio sessantennio e oltre di questa Repubblica Italiana
nata dal tradimento e prosperante sul vantato suo 'antifascismo' in cui, persi i
Valori di allora, tocca il fondo di ogni crisi.
Egli, in tale sfacelo morale, economico e patriottico, si è sempre dichiarato
orgoglioso di essere appartenuto alla parte cosiddetta 'sbagliata', accorrendo
alle Manifestazioni indette per la Memoria, che si vorrebbe 'dimenticata', dei
valorosi Caduti della RSI, mai indietreggianti di fronte alla morte certa ma da
loro, affrontata per amore della Patria, chiamata anche 'bella'!
Egli, come ha scritto il figlio Lorenzo proseguendo il necrologio iniziato dal
padre, è stato vero «soldato di Mussolini quando non parve più opportuno
esserlo, coerente fino all'ultimo quando sarebbe stato opportuno abbandonare
Verità e Valori e Convinzioni, cambiando Bandiera per il proprio interesse».
Lo ricordiamo, da ultimo, il nostro Valle, eretto davanti alla Tomba dei 43
Caduti di Rovetta al Verano di Roma durante la 2ª Visita celebrativa del
Comitato Onoranze del Settembre 2008, in cui oltre ad assistere il Sacerdote
celebrante la Santa Messa in loro suffragio, ha, invitato del Comitato stesso,
chiamato all'Appello i 43 Martiri, ma non prima aver comandato ai numerosi
Camerati presenti, col piglio militaresco che lo contraddistingueva, e con voce
imperiosa, il 'Presentat Arm!'.
Ed è questo il comando al quale ci porremo sull'attenti rispondendo 'Presente!'
al suo Nome nelle nostre Manifestazioni a venire ricordando la sua Figura
esemplare indimenticabile ai nostri futuri giovani.
Paolo Piovaticci
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