Premessa.
Io non so dire se gli uomini sono “figli degli Dei”
oppure “figli della Terra”, vermi che, evolvendosi,
sono diventati “uomini”. Penso però che gli uomini,
tutti gli uomini senza alcuna esclusione, siano “fratelli”. E
da questa mia convinzione non mi schiodo. Mi tocca però prendere
atto che, a questo mondo non ci sono solo io, osservatore
disincantato; ma anche i politici. E, allora, sono dolori:
affermazioni solenni senza alcuna consistenza. Non mi credete?
Ve ne faccio due esempi.
Inventori
della singolare tesi dei “fratelli maggiori” e dei “fratelli
minori” sono stati gli ultimi Papi.
Che, poveretti, hanno perso Teodosio, hanno perso Carlo Magno, hanno
perso gli Asburgo e si ritrovano a convivere con la “Patria”
(USA/Israel). I Papi sono tanto avveduti da capire che la “Patria”
ha un grande corpaccione (USA) e un cervello (Israele).
Ed allora..... Ed allora eccoli pronti a corteggiare il cervello
della “Patria”.
Il “popolo
di Dio”, in queste querimonie diplomatiche, non c’entra nulla.
Il “popolo di Dio” sta lì ad accogliere a bocca aperta le “favole
dei chierici”.
E pazienza se, nel corso dei secoli, i chierici narrano favole
diverse ed antitetiche. Quello che importa è la “fede”: fede
nella parola del Signore, trasmessa a mezzo dei suoi chierici. Del
resto, è forse colpa dei chierici se gli “Imperatori”
cambiano etnia, fede politica e fede religiosa?
Oggi
comandano gli Ebrei.
Ed è giocoforza farseli amici, anche a costo di contraddire i
Vangeli. Stando ai Vangeli Gesù (Dio? Profeta? Filosofo?) predicò un
“Dio” che non piacque ai Giudei. Sempre secondo i
Vangeli i Giudei, ribellandosi alla “predicazione di Dio”
fatta da Gesù, ne chiesero e ne ottennero la morte. E il “vulgo
fedele”, nel corso dei millenni, ha accolto il messaggio di Gesù
trasmesso dai Vangeli. Anche perché il “Padre Nostro”,
predicato da Gesù, somigliava tanto a “Padre Giove”, “padre
degli Dei e degli Uomini”.
Niente a
che spartire con Jahvé, il “dio nazionale dei Giudei”..
Nessuna meraviglia per il fatto che alcune tribù di Ebrei, in lotta
con altre tribù di pecorai, si siano inventati un “dio
nazionalista”. Qualche meraviglia per il fatto che, dopo
millenni, continuano a credere a un cosiffatto Dio. Desta invece
sconcerto il fatto che gli ultimi Papi dichiarino lo “Jahvé dei
Giudei” lo stesso medesimo Dio del “Padre Nostro predicato da
Gesù”. Così come suscita disgusto il fatto che, pur proclamando
la fraternità di tutti gli uomini, si diano a sostenere che gli
Ebrei sarebbero “fratelli maggiori”. Viene da
chiedersi: i Papi credono in Gesù? I Papi credono nei Vangeli?
E da concludere: no, non ci credono. E vanno predicando una “religione
variabile”, a seconda del mutare delle contingenze storiche.
***
Chi non
si pone problemi è Berlusconi, il “guitto coi soldi”,
diventato Primo Ministro della “democrazia antifascista nata
dalla resistenza”. Costui va in Israele e, per ingraziarsi
gli Israeliani, dice un mucchio di sciocchezze. Tra le quali: “Per
noi il popolo ebraico è un fratello maggiore” (1). E mai
affermazione fu tanto ridicola. E difatti, in fatto di religione o
di filosofia, si può parlare di “filiazione”, ma in fatto di
genetica ci si affida al “fatto naturale” che un uomo ed una
donna, congiungendosi carnalmente, generano dei figli. Si può porre
il problema in termini di “discendenza patrilineare”,
si può porre il problema in termini di “discendenza matrilineare”,
ma.... Ma è bestemmiare l’affermare che “gli
Ebrei sono fratelli maggiori degli Italiani”. Salvo a
riferirsi agli Italyani, come ad una razza bastarda: tutti come
Ciro, il bastardello niro niro, flglio di un “negraccio
liberatore” di passaggio per Napoli.
Un’affermazione studiata?
No, il poveretto aveva sentito parlare di “fratelli maggiori”
e di “fratelli minori” ed aveva creduto di affermare
una cosa intelligente. Del resto noi tutti sappiamo che Berlusconi
ha riveduto e corretto la storia di Roma con la scoperta di “Romolo
e Remolo”. Non senza dargli atto che, in fatto di
barzellette, Berlusconi è insuperabile.
Antonino Amato
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