dal sito NapoLibera
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marzo 2011
Governo libico conferma
contratti ENI:
scatta rappresaglia
anglo-franco-USA
napoLibera
In una video-intervista all'ANSA di ieri, delle
17.37, il Ministro libico dell'Energia, Shuri Ghanem, confermava validità ed
attualità dei contratti in corso tra la NOC libica e l'ENI italiana, aggiungendo
che ripristino delle forniture di gas e petrolio sarebbero riprese quanto prima,
essendo la Libia rientrata in possesso dei terminali precedentemente caduti
nelle mani dei sediziosi armati organizzati, come del resto è noto, dalle SAS
britanniche.
È per questa unica ragione che all'ONU, in sede di Consiglio di Sicurezza, è
stata repentinamente presentata ed approvata, con la significativa astensione
della Germania in NETTO DISSENSO con la medesima, una risoluzione anglo-francese
in combutta con gli USA che invita la NATO a colpire per via aerea obbiettivi su
territorio libico, allo scopo "umanitario" di risparmiare "le popolazioni
civili" dalla guerra in corso, per mezzo della quale le forze nazionali-lealiste
hanno ripreso quasi completamente, con minimi spiegamenti militari, l'intero
territorio caduto in mano straniera.
L'operazione neo-colonialista, di stampo Porto Said 1956, non ha trovato,
diversamente che in altri tempi come quella di Craxi ed Andreotti a Sigonella
nel 1985, alcun opposizione da parte italiana, il che può anche essere
considerato, sotto il profilo meramente opportunistico, una sia pure
disonorevole "via d'uscita" dalla situazione... La cui sostanza è proprio quella
di estorcere all'Italia le fonti energetiche ed i capitali libici investiti nel
Trattato d'Amicizia tra i due paesi.
Preoccupa tuttavia che alla testa delle nostre Forze Armate sia oggi GIORGIO
NAPOLITANO: il giovane nazifascista del GUF di Padova che, già nell'ultimo anno
del liceo, in un articolo pubblicato su "il Bò" nel luglio del 1941 dal
significativo titolo "L'Operazione Barbarossa civilizza i popoli slavi",
esaltava nelle «... Forze del III Reich germanico il sicuro Alleato lanciato
alla conquista della Russia»; ed altresì predicando la necessità assoluta di «un
corpo di spedizione italiano per affiancare il titanico sforzo bellico tedesco»,
nello scopo comune di «far prevalere i valori della Civiltà e dei popoli
d'Occidente sulla barbarie dei territori orientali ...»
Sarà l'ARMIR.
Parole non dissimili da quelle odierne, che Napolitano ha già pronunciato in
pubblico ed in privato: particolarmente iersera in riunione d'emergenza dopo la
recita del Nabucco guerresco all'Opera di Roma, in una saletta riservata...
Sono, mutatis mutandis, le medesime che ancora Napolitano pronunciò nel novembre
del 1956, ad esaltare l'invasione dei carri armati krusceviani per schiacciare
il popolo ungherese in rivolta contro l'occupazione straniera e comunista...
Napolitano, in virtù dell'essere stato riciclato prima come 'comunista', poi
come 'democratico', dai servizi dello spionaggio anglo-americano cui
notoriamente appartiene con certezza almeno fin dal 9 settembre del 1943, se non
già proprio da Padova '41, è sempre riuscito a sormontare le disfatte in cui il
suo ardore bellicista e guerrafondaio, sempre al servizio dei forti contro i
deboli, e delle loro "guerre di civiltà" per rapinare e saccheggiare i popoli
sottomessi, ha cacciato proprio coloro che le attuavano... Come la Germania
nazista e l'URSS comunista.
La seconda subì una grave disfatta politica proprio dall'eroica impresa di
Budapest... mentre la Germania fu condotta, da quegli slanci eroicissimi, al
disastro epocale di Stalingrado, e alla più catastrofica sconfitta bellica della
sua storia.
Trascinando nella rovina la stessa Italia... a quale, seguendo i consigli di
Napolitano ed altri suoi congeneri, si era cacciata nella trappola dell'ARMIR...
La rovinosa spedizione contro la Russia che sguarnì militarmente PROPRIO LA
LIBIA, PRESTO CADUTA NELLE MANI DEGLI INGLESI.
Non vi sembra questa una lezione molto, molto attuale?
La Germania, che ha duramente commentato come "avventurista" la risoluzione
dell'ONU, dimostra, per bocca del suo Ministro degli Esteri Westerwelle, di
averla bene imparata...
Napolitano invece ci vuole riprovare: a consegnare la Libia agli inglesi
un'altra volta, dopo ben 70 anni.
napoLibera
la NOTA di Giorgio Vitali
Pubblichiamo con molta partecipazione l'articolo
di napoLibera, che ci permette di aggiungere qualcosa di nostro.
Innanzitutto siamo perfettamente d'accordo con l'autore circa le
intenzioni bellicose di GB/USA/Israel. Il nemico di costoro resta
senza ombra di dubbio l'Italia. Se non ci fossero stati accordi
sempre più stretti fra il Governo Berlusconi ed il governo Gheddafi,
non avremmo avuto un attacco molto forte contro il Capo del Governo,
costituito per lo più da calunnie mosse sul piano personale.
Dichiariamo subito che questo tipo di calunnia può avere presa
soltanto su SOTTOCORTICALI incapaci di concepire qualcosa che vada
oltre la pura maldicenza di carattere sessuale. Le vecchie beghine
di paese erano molto più serie. E soprattutto intelligenti.
L'attacco condotto contro Gheddafi ripete in maniera simmetrica
quello condotto contro l'Italia negli anni quaranta. Ampiamente
documentato in un libro di uno scrittore francese: Paul Gentizon:
"Difesa dell'Italia", Cappelli, 1949. Un altro libro da tenere
presente è il seguente: Walter Lippmann: "Gli scopi di guerra degli
Stati Uniti", Einaudi, 1946.
Allora come oggi venne in nostro soccorso la GERMANIA. Con la
differenza che la posizione di Germania, Russia e Cina all'ONU è
stata oggi molto più blanda di quanto era possibile prevedere. E
tuttavia NON sappiamo quanto reagirà, se reagirà, il mondo islamico,
soprattutto l'area TURCO-IRANICA che risulta la maggiormente
minacciata da una presenza USA/Israel/GB in Libia.
Per venire alle considerazioni relative alla guerra contro l'URSS,
dichiariamo ancora una volta che noi siamo in linea di massima
favorevoli alla tesi di napoLibera, ben sapendo che:
1) Mussolini è stato sempre favorevole ad una linea geopolitica
eurasiatica. E questa è stata la ragione della sua morte, nonchè di
quella di Nicola Bombacci e probabilmente di Bruno Buozzi. Senza
voler entrare ulteriormente sulle ragioni VERE del 25 luglio.
2) La nostra presenza in Russia con un corpo di spedizione di tutto
rispetto NON era finalizzata a colpire il comunismo sovietico in
quanto tale, ma ad attraversare quella parte di territorio che si
frapponeva fra noi e l'Iraq.
3) Siamo perfettamente convinti che l'attacco tedesco all'URSS,
dietro a motivazioni di vario genere, tra cui il ben noto ed
AUTENTICO problema dello spazio vitale, celava un accordo con
l'Inghilterra, nell'ambito di comuni strategie di carattere
"conservatore". La dimostrazione ci viene da tre fatti: Dunkerque,
il viaggio di Hess in Inghilterra, e l'attentato del 20 luglio 1944,
represso con grande violenza dalle SS. Tale attentato, preparato in
ambiente Junker, era finalizzato ad un accordo di stampo eurasiatico
con l'URSS. Il fatto che buona parte di coloro che parteciparono
alla repressione, Skorzeny in testa, passarono poi nelle fila della
CIA, non può considerarsi un caso.
Per il momento ci limitiamo a queste considerazioni. Tuttavia,
ribadiamo che la nostra posizione è basata su valutazioni
prioritarie di carattere geopolitico, convinti che è la geopolitica
che governa le decisioni degli Stati. Secondariamente, noi riteniamo
che i nostri nemici principali siano gli Stati che della geopolitica
del mare fanno la ragione della loro politica estera. Per
concludere, dichiariamo che di conseguenza la nostra linea politica,
che è radicalmente conseguente a quella della R.S.I.,è la
geopolitica eurasiatica, nella quale confidiamo come unica soluzione
per la questione italiana.
Giorgio Vitali |
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