Italia - Repubblica - Socializzazione

 

dal sito NapoLibera   

http://www.napolibera.net/

sabato 1 gennaio 2011

 

Grande Ungheria, bentornata in Euroma!

napoLibera    


Alle ore 00 del sopravveniente 1 gennaio 2011 l'Ungheria diventa Presidente della Unione Europea: un grande ritorno tra di Noi, del Grande Regno smembrato al Trianon dalle potenze atlantiche provvisoriamente vincitrici della Guerra, novanta anni fa. Oggi perdenti, forse definitivamente, la loro chance di turno...
Lo prova proprio la rinascita ungherese, sia pure negli angusti confini della AmEurica, a doppia 'Bresidenza': di Van Rompuy-coglioni della Unione brussellese, e di Trichet della Banca Centrale francofortese... questi di certo il maggior traditore, emulo del nazista Rudolph Hess, di 'pura' razza anch' egli: nel sottomettere le Nazioni continentali al vampiraggio dei Goldmanni anglo-atlantici...
Ai quali però il Nuovo Presidente della Ungheria rinata, Viktor Orban, non risponde affatto. Il Capo del Partito di larga maggioranza elettorale, che ha nel suo nome 'FIDES' un intero programma di radicata Romanità (fino dai tempi del 'vertice' fra il condottiero Attila ed il Papa Leone Magno, romano purosangue), ha rifiutato le 'ricette' propinate al popolo magiaro, mai così fiero e unito, del Fondo Monetario Cosmopolita e della sua esattrice francofortese, la Banca Centrale Eurosalassatrice di Noi Cives.
NO: ha detto semplicemente Orban a chi minacciava il suo Paese di default se non consegnava immediatamente la ricchezza sociale della Patria Magiara ai canini mordenti della genìa Carpatica, incubata in quelle aree fin dai tempi di un certo Conte Dracula, poi emigrato a Londra in cassa da non-morto... Dove tuttora governa l'Orbe occidentale, dissanguandolo delle energie vitali.
L'Ungheria invece, non solo NON CI STA: ma rovescia il tavolo, e rivendica alla propria appartenenza, proprio di passaporto, le popolazioni tuttora soggette alla dominazione straniera, da novanta anni in qua. I magiari smembrati iniquamente dal Trattato nefando, a milioni e milioni, tra la Romania causeschista-atlantista e la idem Slovacchia, due zerbinette nuovamente pronte, le cosce ben aperte tipo 'Napoli Milionaria' di Eduardo, tuttora e più che mai... a farsi basi missilistica americana. Come l'Italia ai tempi di Berlinguer, il loro sodale di am-euro-comunismo totalitario... Gli eredi, costoro, dei 'purissimi' boia Mathias Rakosy ed Erno Geroe, che l'Ungheria invece espulse dal suo seno, con la storica Rivolta schiacciata nel sangue da Nikita Kruscev, 'il carnefice prediletto del New York Times', che cronaca tramanda. Questo Kruscev, che al contrario di Stalin, il quale fece impiccare il loro omologo 'praghese' Rudolph Slanskji proprio per evitare rivolte popolari, preferì massacrare gli ungheresi per salvare i boia... Eredi diretti, a loro volta, di uno dei tiranni più sanguinari della intera Storia europea: Bela Cohen (detto: Kun), assassino della intera popolazione di Budapest (tra i quali buona parte della romanissima famiglia Kàrolyi, costretta alla fuga in Italia, donde: Caroli) CHE PER FORTUNA POI STALIN FECE IMPICCARE, ad evitare altre stragi da quel Figlio di Satana... Perciò trionfò anche a Stalingrado.

Se ci pensate bene è come la storia odierna, parallela ma divergente, di KHODORKHOVSKJI E MANI-GOLD/Sachs....
Che così tanto indigna i manganellatori della carta piombata, le puttane, i magnaccia e i terroristi-neobattisti che ancora fanno legge nelle redazioni dei giornali.
KHODROKHOVSKJI E MANI-GOLD/Sachs appartengono alla stessa razza 'pura'-vampira: che di là, nella EuRoma Magna di zio Vlad Nostro Cesare, sbattono ar gabbio, senza tanti complimenti. Confiscandogli i beni rapinati alla Comunità.
Di qua invece, nel Libbbero Cadente del Neghro-Zombie, tutti i 'Bresidendi', Aspen inclusa, ci dissanguano a Noi, per miliardi di miliardi, eternamente, e senza manco speranza di fare default, secondo Dura Lex della BCE-Trichet, per dare a 'loro' tutto il Nostro plasma, per il Tempo infinito. Con Toghe Mozze i boia a fare guardianìa del sistema.
Secondo voi, la Guerra, alla fine chi la vince ?
Benvenuta Ungheria, nuovamente tra i nostri !
 

napoLibera    

 

la NOTA di Giorgio Vitali

 

Questo articolo di Gianni Caroli che con molto piacere pubblichiamo, mostra senza ombra di dubbio non solo la competenza in geopolitica dell'autore, ma anche la sua capacità di interpretazione degli eventi che accadono giornalmente sotto i nostri occhi, per lo più distratti da altre faccende, apparentemente più importanti. Il DESTINO del nostro Continente, infatti, si gioca nell'anno appena iniziato. Forse nei prossimi mesi.
Perchè accade sempre così: mentre nessuno se lo aspetta, accade qualcosa di determinante. Che in questo caso NON è la guerra che cercano di farci credere imminente. Anzi! Più il tempo passa e più le nazioni "minacciate" dall'Impero del Business trovano il modo di approntare difese sempre più idonee. Anche nel settore dell'economia e della finanza.
Non a caso un giornalista preparato e lungimirante, Pietrangelo Buttafuoco, ha di recente dato alle stampe un articolo dal titolo indicativo: "2011, anno dell'Eurasia". L'Eurasia, che noi auspichiamo fin dai tempi del famoso libro di Jean Thiriart, "L'Europa, un impero di 400 milioni di uomini", edito da Volpe nel 1965; L'Eurasia che fu anche oggetto delle ultime considerazioni di Mussolini, (vedasi: P. Pascal, "Mussolini alla vigilia della sua morte e l'Europa", Arnia, 1948) ma anche delle sue vere preoccupazioni, da cui la sua condanna a morte, ivi inclusa anche quella di Nicola Bombacci, l'unione continentale temuta anzi aborrita dagli imperi acquatici, è finalmente a vista d'occhio.
[Proponiamo anche la lettura dei seguenti libri: Carl Schmitt: "Ex captivitate Salus", Adelphi; Maurizio Blondet: "Stare con Putin", Effedieffe; Pascal Lorot: "Storia della geopolitica", Asterios, 1997; Bruna Bagnato: "Prove di Ostpolitik, Politica ed economia nella strategia italiana verso l'Unione Sovietica, 1958-1963"; Olschki ed. 2003, Fondazione Luigi Einaudi vol. 42; Falco Accame: "Moro si poteva salvare, 96 quesiti irrisolti sul caso Moro", intervista a cura di Marilina Veca, Massari ed. 2005; Arno Baruzzi: "L'autonomia dell'Europa", Marsilio Idee d'Europa, 2000; Casadio, Petras, Vasapollo: "Clash, Scontro tra Potenza", Jakabook, 2003].
Come si può notare da queste poche note, se è vero che il mondo (e l'Italia in particolare) è pieno di beati ignoranti, è altrettanto vero che le persone vigili non mancano. Vigili e, soprattutto, attente: ed il futuro è sempre dietro l'angolo! Basta cogliere l'attimo fuggente. Scriveva Winston Churchill: «Gli ottimisti vedono opportunità in ogni pericolo, i pessimisti pericolo in ogni opportunità»
NOI siamo inguaribilmente ottimisti perchè, come cantava Frank SInatra, «il meglio deve ancora venire».

G.V.