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Intrigo internazionale

 

«Nella strage di Ustica anche intrighi internazionali»
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
8 maggio 2010 - Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi

«Ci sono verità che non ho mai potuto dire… Avrebbero potuto avere effetti destabilizzanti sugli equilibri interni e internazionali»
Rosario Priore, giudice istruttore per il caso Moro, Ustica, il tentato omicidio di Giovanni Paolo II

     
Intrigo internazionale
di Giovanni Fasanella e Rosario Priore
 



Chiarelettere, Principio Attivo, pp. 205, euro 14.00


 

Intrigo internazionale

recensione "il Venerdì"

Intrigo internazionale

recensione "Libero"


PRETESTI - INTRIGO INTERNAZIONALE


«Ancora oggi la dimensione internazionale dell'attività di Potere operaio, poi di Autonomia operaia e infine delle Brigate Rosse è un argomento tabù. È un territorio che non dev'essere attraversato da viaggiatori troppo curiosi»

Il golpe di Gheddafi del 1969
«Il colpo di stato fu organizzato in un albergo di Abano Terme... c'era dietro la mano italiana»

«Il progetto inglese di un golpe in Italia fu bloccato da un veto dell'allora cancelliere Helmut Schmidt, il quale temeva come conseguenza l'esplosione di una sanguinosa guerra civile»

- Nel cielo di Ustica, era Gheddafi l'obiettivo dei caccia francesi ...?
- La politica mediterranea e africana di Gheddafi colpiva direttamente interessi francesi... chi voleva colpire lui, voleva dare anche una lezione all'Italia, per i rapporti privilegiati intrattenuti con Tripoli. Nel giugno del 1980 un DC9 italiano precipitò nel cielo di Ustica in circostanze che allora sembrarono misteriose.

- Prima del caso Moro, i sovietici avevano contatti con le BR?
- Certamente... E abbiamo trovato documentazione in tal senso.

«Giangiacomo Feltrinelli inseguì... il progetto di trasformare la Sardegna nella Cuba del Mediterraneo. Voleva l'indipendenza dell'isola per farne una base di supporto per tutti i movimenti rivoluzionari»

ENRICO MATTEI, ALDO MORO
«Due omicidi ovviamente politici… La coincidenza è impressionante. Non dimentichiamo la lezione della storia: gli uomini politici capaci di iniziative davvero forti generano reazioni altrettanto forti»

SCHEDA - INTRIGO INTERNAZIONALE:
L'indicibile della storia italiana.
La domanda di fondo è: perché l'Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché solo nel nostro paese?
Tutte le inchieste giudiziarie hanno dato finora molta importanza al ruolo dei servizi segreti deviati, della P2, della CIA. Risultato: nessuna verità giudiziaria, nessuna verità storica.
Rosario Priore, il magistrato che si è occupato di eversione nera e rossa, di Autonomia operaia, del caso Moro, di Ustica, dell'attentato a Giovanni Paolo II, qui prova a rispondere cambiando completamente scenario. E strumenti di analisi.
Grazie ad anni di ricerche, testimonianze, prove, carte private, incontri con ex terroristi, agenti segreti e uomini politici anche stranieri,
Priore ricostruisce uno scenario internazionale inedito per spiegare il terrorismo e la strategia della tensione in Italia, testimoniando la verità che finora nessuno ha potuto certificare attraverso le sentenze. Colpita la manovalanza (e non sempre), la giustizia si è infatti dovuta fermare senza arrivare a scoprire il livello più alto dei responsabili.
Siamo stati in guerra, senza saperlo. L'egemonia del Mediterraneo, il controllo delle fonti energetiche ci hanno messo in rotta di collisione con l'asse franco-inglese che non ha mai
sopportato il nostro rapporto privilegiato con la Libia. Ecco chi era il terzo giocatore dopo URSS e Stati Uniti.
Non stupisce allora che gli inglesi fossero favorevoli a un colpo di stato in Italia nel 1976 per fermare il PCI e controllare il paese.
Dall'altra parte la Cecoslovacchia, la Germania comunista e la Stasi avevano buon gioco ad alimentare il terrorismo.
Ustica, Piazza Fontana, il caso Moro, la strage di Bologna vanno collocati in questo contesto internazionale: cadono così molte facili convinzioni e vecchie ricostruzioni, giornalistiche e persino giudiziarie, mostrano tutta la loro inconsistenza. L'intrigo italiano è in realtà internazionale.

Giovanni Fasanella, giornalista, sceneggiatore e documentarista, è autore di molti libri sulla storia invisibile italiana, tra i quali ricordiamo "Segreto di Stato" (con G. Pellegrino, C. Sestieri, Einaudi 2008), "Che cosa sono le BR" (con A. Franceschini, Bur 2004), "La guerra civile" (con G. Pellegrino, Bur 2005) e "I silenzi degli innocenti" (con A. Grippo, Bur 2006). Per Chiarelettere ha pubblicato con Gianfranco Pannone il DVD+libro "Il sol dell'avvenire" (2009).

Rosario Priore, magistrato, per oltre un trentennio, fin dai primissimi anni Settanta, quando arrivò come giudice istruttore al Tribunale di Roma, ha seguito molti dei casi di violenza e terrorismo (interno e internazionale) più importanti della storia giudiziaria italiana: dall'eversione nera ad Autonomia operaia, dal caso Moro a Ustica, dagli attentati palestinesi al tentato omicidio di Giovanni Paolo II.
 

la nota di Giorgio Vitali


Abbiamo le prove, e basta leggere il nostro libro "storia della FNCRSI", che noi della federazione questa cose le avevamo intraviste. Con gli occhi dei "profeti"? Tutt'altro! Solo con gli occhi di chi sa studiare le Storia e, dall'insegnamento di questa, è capace di dedurre il PRESENTE. E da qui ne consegue anche la validità della denuncia del ruolo della Destra italiana, che strombettando slogan apparentemente mussoliniani, validi esclusivamente per i gonzi, in realtà svolgeva un ruolo di sostegno anche troppo evidente, nell'interesse degli Atlantici. È per questo che oggi la politica di Fini, non a caso imposto all'epoca contro la stessa volontà degli elettori interni, può ben dirsi vera erede di quella del MSI, continuità che inizia in quel partito con la segreteria Michelini per perpetuarsi in quella di Almirante e quella molto claudicante di Rauti.
PIACCIA O NON PIACCIA,questa è la verità storica e geopolitica. La Storia infatti, è vera se si spiega con la geopolitica. Come sosteneva Napoleone. Se esiste una centralità del Mediterraneo, quella che fece grande Roma, che ne seppe interpretare il ruolo di padrone, essa persiste anche in un mondo apparentemente globalizzato. La globalizzazione e il declino degli USA, potenza dominante di un tempo malgrado le pretese dello scodinzolante Israele, trovano pur sempre il suo epicentro nel Mediterraneo, dominato dall'Impero di Roma fino alla caduta di Costantinopoli, che ne è stata la continuazione ininterrotta fino al sedicesimo secolo, come da grande intuizione di imperatori romani. Costantinopoli seppe resistere anche contro le Crociate, scagliate contro di lei dal papato romano con la falsa scusa della lotta all'Islam. Quanto emerge dal libro qui presentato dimostra con grande evidenza che non l'Italia degli anni 40 del novecento aveva provocato la guerra, ma l'Inghilterra, secondo il vecchio gioco ottocentesco, che si sentiva minacciata dalla grande vitalità dl popolo italiano.
La verità emerge e ci da ragione. Abbiamo la fortuna di avere conferma di quanto per molti anni abbiamo dichiarato. Inascoltati. Ma oggi, da queste verità, potrà emergere una NUOVA CONSAPEVOLEZZA NAZIONALE. Non è poco!
 

Giorgio Vitali