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Retroletture
Attività
a Catania dei reduci della RSI
Attività
a Catania dei reduci della RSI L'Ispettore della FNCRSI per la Sicilia gen. Franco
Matranga ha nominato il combattente della RSI capitano dott. Giuseppe
Nicoletti addetto all'Ispettorato per la Sicilia. Il Commissario del Gruppo Prov.le della FNCRSI di Catania
maresciallo Gaetano Lattuca allo scopo di intensificare e potenziare il lavoro
di organizzazione del Gruppo stesso ha chiamato a far parte della Direzione
Commissariale i combattenti della RSI cap. prof. Giuseppe Barresi, crocerossina
sig.na Clara Marchesi, invalido di guerra maresciallo Giuseppe Manini, ten.
dott. Mario D'Urso, ten. dott. Giovanni Barbagallo, ten. prof. Girolamo Rallo,
sott. ten. prof. Berardo Capuani, serg. rag. Lorenzo Ventura, serg. Salvatore
Privitera. Ha nominato
componenti della Commissione Prov.le di Accettazione e Disciplina: comandante
Paolo Vagliasindi, ten. col. avv. Carlo Tiralongo, col. Giuseppe Arlotta, magg.
Alfredo Gerardi,
cap.no
Prof. Carmelo Bellini. A componenti il Collegio Revisori dei Conti: sott. ten.
Carmelo Bucchieri, maresciallo Filadelfio Giannessi, serg. rag. Franco Marchese.
* * * Domenica
12, nei locali sociali del Gruppo della FNCRSI di Catania, davanti ad un
considerevole numero di ex combattenti e di giovani appartenenti alle
«Fiamme
Bianche», il prof.
Girolamo Rallo, valoroso combattente d'Africa, presentato dal Commissario
prov.le maresciallo Lattuca, dal combattente d'Africa professor Berardo Capuani
e dall'avvocato Carlo Tiralongo, Commissario Prov.le dell'ANAM, ha tenuto una
conferenza sul tema:
«Colonialismo e Impero Fascista». L'oratore,
con forbita parola, ha rievocato le conquiste operate nel mondo dai popoli
egiziani, etruschi, inglesi, francesi e spagnoli, ed attraverso una dotta
disamina
è arrivato alle conquiste dell'Impero
Romano, illustrando la luce di civiltà
promanata da Roma. Dopo tale
dotta prolusione, l'oratore ha parlato della conquista dello Impero di
Abissinia; conquista dovuta, egli ha affermato, al valore, alla tenacia, allo
spirito di abnegazione, al superbo senso di italianità,
agli immensi sacrifici dei soldati e delle Camicie Nere d'Italia. Non ha
potuto fare a meno di ricordare le nefande sanzioni ed ha brillantemente
rievocato talune frasi salienti pronunziate da Mussolini, allorquando ebbe ad
annunziare alla Italia ed al mondo la fine della guerra in Abissinia. La civiltà di Roma
-disse
Mussolini- non potrà mai essere distrutta neanche con
l'andare dei secoli. |