Con Aldo abbiamo passato
insieme gli anni della nostra formazione giovanile spesso facendo
fatica a stargli dietro nelle sue iniziative. Forse noi, molto più
“pigri” di lui, non eravamo al passo del suo entusiasmo e del suo
attivismo.
Poi arrivammo nella FNCRSI, anzi Aldo che è sempre stato un
“precursore” ci arrivò prima di noi, ma dopo alcuni anni, credo
forse verso il 1969, se ne distaccò, non perchè non ne condividesse
più le idee, ma in quanto non la riteneva adeguata a condurre una
lotta politica in quei tempi tumultuosi.
Teoricamente forse aveva ragione, ma era quella una scelta sofferta,
ma razionale fatta dai dirigenti della FNCRSI che avevano ben
individuato quanto di sporco accadeva in Italia, e quindi avevano
optato per una politica di testimonianza del Fascismo Repubblicano,
riducendo al minimo l’attivismo politico.
E così noi altri compagni e amici di Aldo, restammo nella Fncrsi
mentre lui andò per la sua strada e pieno di entusiasmo fondò anche
un piccolo gruppo “Legione Europea” che però ebbe vita breve. Si
impegnò moltissimo anche in piccole iniziative editoriali con temi
che coniugassero i valori della Tradizione e la nostra storia
recente. Continuammo a vederci per alcuni anni, poi ci perdemmo di
vista. Un giorno, credo nei primi anni 2000, mi arrivò una sua
telefonata in cui mi chiese se ero proprio io, quel Maurizio dei
tempi passati. Riscontrammo che, nonostante gli anni e le diverse
esperienze trascorse, eravamo più o meno rimasti con le stesse idee
di un tempo, almeno quelle fondamentali segno indiscutibile della
loro validità e della nostra buona fede.
Ci salutammo proponendoci di risentirci, ma ciò non è stato.
Ci ha certamente lasciato un buon ricordo.
Maurizio Barozzi
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