26 marzo 2011
Proclama alla Nazione:
ora o mai più!
La prova provata
che l’Italia, da 66 anni, non è (né può essere, né
-nelle sue attuali condizioni- potrà mai diventarlo!)
uno Stato indipendente e sovrano -e che il suo
Governo (di destra, sinistra, centro… sarebbe la stessa
cosa!), non è (né può essere) in grado di fare
liberamente e degnamente gli interessi dei
suoi amministrati (in quanto, oltre ad essere chiaramente in sottordine
a quello degli USA, è invariabilmente ed incessantemente sotto ricatto ed
autorità di Washington che tende puntualmente, arrogantemente e sfacciatamente
ad intimargli cosa si debba o non si debba fare…)- l’abbiamo
definitivamente avuta in concomitanza con la Crisi libica, tuttora in
corso. Questo, nonostante l’Italia avesse un preciso e vincolante trattato di
non aggressione e di cooperazione con la Libia, e che i nostri interessi
politici, economici ed energetici consigliassero, quanto meno, di restare
neutrali.
Tenuto conto di quanto sopra, e non potendo fare
altrimenti, è pertanto indispensabile che, una volta per tutte,
si possa fare chiarezza. E, per poterla realmente
fare, è ugualmente vitale ed urgente che si possa -al di la delle idee di
ciascuno e degli schieramenti ideologici, politici e partitici in cui ognuno si
riconosce- tirare una precisa,
indelebile ed invalicabile linea di demarcazione,
tra tutti gli Italiani. Tra coloro, cioè, a
cui, per un motivo o per un altro, sta bene la suddetta
situazione, e quegli Italiani, invece, che tendono fermamente a rifiutarla, e
vorrebbero, in qualche modo, rimetterla in discussione.
Questa, dunque, da oggi, è la sola, possibile,
linea di demarcazione:
1. chiunque, tra gli Italiani
(di destra, di sinistra, di centro, di centro-destra, di centro-sinistra, di
estrema destra o di estrema-sinistra), continuerà ad accettare
il suddetto stato di flagrante ed umiliante sudditanza da Stati terzi
(fosse pure, per banale ignoranza o noncuranza),
sarà considerato un nemico (polemios/hostis) ed
un traditore della nostra Patria;
2. chiunque altro (di destra,
di sinistra, di centro, di centro-destra, di centro-sinistra, di estrema destra
o di estrema-sinistra) tenderà, invece, a rifiutare
il succitato stato di asservimento e di subordinazione, e vorrà,
in qualche modo, riunirsi e lottare, per potere
finalmente riuscire a liberare la nostra Patria Italia/Europa dalla
colonizzazione politica, economica, culturale e militare che ci è stata
subdolamente imposta negli ultimi 66 anni, sarà considerato un nostro
amico (philos/amicus) ed un nostro alleato
(etairos/sodalis).
Libertà,
Indipendenza, Autodeterminazione e Sovranità politica, economica, culturale e
militare, per l’Italia, l’Europa ed il resto dei Popoli-Nazione del mondo.
Perché è indispensabile che tu aderisca al
Proclama che hai già ricevuto? E possa parimenti renderti disponibile ed attivo,
nella sua immancabile diffusione ed attuazione?
http://proclamaitalia.wordpress.com/
http://proclamaitalia.files.wordpress.com/2011/03/proclama_alla_nazione.pdf
http://proclamaitalia.wordpress.com/2011/03/25/hello-world/
Nel caso avessi dei dubbi o non ti fossero ancora sufficientemente chiare le
finalità che il Proclama persegue, e volessi altresì cercare di approfondire la
necessità, l’importanza e l’urgenza della tua adesione alla suddetta iniziativa,
ti consiglio vivamente di leggere (se ancora non li hai letti) e riflettere,
l’insieme di questi miei articoli:
* Perché la Patria
http://proclamaitalia.files.wordpress.com/2011/03/perche_la_patria.pdf
* Nazione e Nazionalità
http://proclamaitalia.files.wordpress.com/2011/03/nazione_nazionalita.pdf
* Perché l’Indipendenza e la Sovranità
http://proclamaitalia.files.wordpress.com/2011/03/indipendenza_sovranita.pdf
* Fazione o Nazione
http://proclamaitalia.files.wordpress.com/2011/03/fazione_e_nazione.pdf
* Liberi o Americani
http://proclamaitalia.files.wordpress.com/2011/03/liberi_o_americani.pdf
Inoltre, se stai seguendo un minimo l’attualità, ed il trattamento che continua
ad essere riservato alla nostra bistrattata e colonizzata Nazione (ad esempio,
nell’ultima riunione dei “padroni del mondo”, a Londra, per decidere
“l’avvenire” della Libia, dove questi ultimi, pur essendo ufficialmente nostri
alleati, non ci hanno neanche invitato!), ti sarai personalmente reso conto che
tutti noi Italiani siamo ugualmente prigionieri all’interno una medesima
“gabbia”: quella che ci hanno riservato gli USA da ben 66 anni. “Gabbia” nella
quale, volenti o nolenti, continuano ad essere segregati ed angariati (o quanto
meno a subirne le conseguenze), anche coloro che pensano o credono di vivere e
di operare nel contesto di un Paese libero, indipendente e sovrano!
La medesima attualità, in fine, ti avrà analogamente informato che i citati
“padroni del mondo”, come se l’Italia fosse una loro colonia, pretendono
ugualmente scaricare sui nostri territori, masse sempre più numerose ed
aggressive di immigrati che provengono dall’Africa e da altrove. Come se
l’immenso ed incalcolabile oceano di miserie che il globalismo ha fino ad ora
provocato nel mondo, potesse essere automaticamente e facilmente travasato,
incamerato, raccolto, assorbito, sfamato ed integrato, all’interno del solo
“bicchiere” Italia. Con l’aggiuntivo “regalino” da parte dei funzionari di
Bruxelles, che – per risolvere questo genere di emergenze – fanno sapere che
dovremo comunque brigarcela da noi, non potendo assolutamente contare sulla
partecipazione, la solidarietà o il soccorso degli altri Paesi dell’Unione
europea.
Per tentare di reagire e far sentire la tua voce, dunque, cerca di aderire al
Proclama, nonché di ripetere e diffondere questo slogan, ovunque ti sia
possibile, e fino alla noia:
Libertà, Indipendenza, Autodeterminazione e Sovranità politica, economica,
culturale e militare, per l’Italia, l’Europa ed il resto dei Popoli-Nazione del
mondo.
Forza -dammi e dacci una mano, e diamocela reciprocamente …- per cercare di
attuare questo nostro sogno comune.
Non dimenticare, infatti, che quando si vuole, si può. Ed anche l’impossibile,
in certe situazioni, non è affatto raro che possa ugualmente diventare
possibile!
Un saluto nazionale e patriottico.
A presto,
Alberto B. Mariantoni
(30 marzo 2011) |