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febbraio 2012
Signoraggio e reddito
minimo garantito
La più grande tassa occulta oggi è quella della
rendita monetaria che va a beneficio di chi crea capitale dal nulla e lo presta
alla comunità, il sistema bancario. Lo stato corrotto, carnefice e complice, si
presta, tramite la tassazione, a trasferire annualmente una enorme quantità di
ricchezza dalla comunità ai rentier che si nascondono dietro la proprietà delle
banche.
Il reddito minimo garantito -che attuerebbe i principi contenuti nella Carta ONU
dei diritti dell'uomo (cibo, casa, etc.)- può essere distribuito dalla banca
centrale direttamente alla cittadinanza come forma di restituzione parziale e/o
indennizzo di detto signoragggio che - almeno in linea teorica - spetta al
sovrano (popolo) e non già alla mafia bancaria privata. Per l'Italia, per il
solo signoraggio della banca centrale, si tratta di 6.000 euro a testa per ogni
cittadino/anno. Senza contare l'occulta rendita monetaria delle altre banche
commerciali che arriva a 50 volte tale cifra...
Se un reddito minimo di cittadinanza di 1.200 euro al mese -poniamo- impigrisce
chi lo percepisce, immaginiamo quale forma di pigrizia devastante viene generata
dalla rendita monetaria garantita al sistema bancario che tale reddito pone al
passivo del bilancio, rendendo esentasse un attivo corrispondente e quindi
rubando due volte... più gli interessi imposti alla comunità per poter disporre
del numerario.
Il reddito minimo garantito permetterebbe di legalizzare la gestione da parte
del sistema bancario della rendita monetaria effettiva dando una contropartita a
chi tale privilegio concede gratuitamente al sistema bancario, senza nemmeno
rendersene conto, ovvero il popolo sovrano. Altrimenti, come denunciato da più
parti, si tratta solo di una giga-truffa.
La redistribuzione -senza né tasse né inflazione- avverrebbe quindi tra il
sistema di predazione bancaria ed il resto della comunità, ponendo un freno alla
necessità di crescita obbligata imposta da un sistema usuraio e criminale, come
invece oggi avviene.
In sostanza, parte della nuova moneta emessa, invece di essere prestata al
sistema, sarebbe elargita su base procapite a titolo di indennizzo e
restituzione di quanto precedentemente già predato, con benefici per almeno il
99% della popolazione. Si tratta di equità e di uscire dalla schiavitù perpetua
imposta da un debito pubblico perpetuo che sta esaurendo tutte le risorse del
pianeta, senza considerare la pazienza di chi scrive.
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