|
|
|
.
Su(l)la testa
Manipolo d'Avanguardia Bergamo (23/2/2014)
È notizia di pochi giorni fa: presso l'aeroporto di Orio al Serio, nel sottosuolo dell'area nella parte nord dello scalo, dove sono in corso lavori preliminari all'intervento di manutenzione straordinaria della pista di volo, sono stati ritrovati sei ordigni inesplosi risalenti al bombardamento anglo-giudaico del 9 agosto 1944, quando all'epoca l'aeroporto era utilizzato esclusivamente per scopi militari ed era gestito dai tedeschi, alleati da prima dell'Italia Fascista e, in seguito, della Repubblica Sociale Italiana. Sono i mesi dove i civili cadono, come petali malconci, al primo soffiar di vento di "libertà".
Ricordiamo alcuni numeri dei
bombardamenti in Lombardia firmati dagli esportatori di democrazia:
L'azione di pulizia -tale è da considerare visto che gli interventi militari devono rispettare rigide regole, oscure alle forze atlantiche- avviene ad un mese di distanza da una delle operazioni più tristemente ricordate nella nostra terra orobica: l'«Operazione 614», meglio nota come il bombardamento alla "Dalmine" (azienda siderurgica di fama mondiale). Nella lurida "esecuzione" sono impiegati 26 aerei -i quali sganceranno in seguito 77 e 3/4 di tonnellate di bombe da 500 libbre e 50 pacchi di nichel, da un'altezza di 23.000 piedi- e troviamo, sopra ad essi, altri 37 aerei messi a protezione delle ventisei "fortezze volanti". È una carneficina: più di 270 persone trovano la morte e oltre 800 sono i feriti. L'ecatombe bergamasca verrà archiviata come "obiettivo ben colpito". L'asettico linguaggio paramilitare atlantico -ribadiamo ancora una volta un concetto basilare: la guerra ha un rigido codice da rispettare, cosa che gli Alleati si son ben guardati dal fare- lascia l'amaro in bocca nell'ingenuo lettore.
È sufficiente fare una
semplice ricerca in rete per imbattersi in numerose operazioni di
disinnesco portate fortunatamente a termine, senza nessun problema, dal
nostro Genio guastatori. Il costo delle operazioni varia dal tipo di ritrovamento: dal milione e mezzo di euro per la bomba di Vicenza dello scorso anno -una bomba d'aereo di 1.800 chilogrammi scoperta nell'area dell'ex-aeroporto Dal Molin, nella parte verde in cui il Comune intende realizzare il Parco della (sic) Pace. L'ordigno, di fabbricazione inglese, era munito di tre spolette, due delle quali risultavano attivate perciò potenzialmente pericolose- fino a svariate migliaia di euro per quelle più piccole e lontane dai centri abitati. Un Popolo degno di tale nome dovrebbe perentoriamente domandare al proprio governo se il costo di tali operazioni ricade sull'amministrazione americana e inglese o su di noi. Si parla di cifre elevatissime che incidono pesantemente sulle nostre già esigue -così almeno ci fanno credere- casse statali. Sono esistiti in passato anche alcuni casi di illeciti amministrativi che hanno fatto lievitare i costi di disinnesco. Un esempio è la mina antinave da 700 chili di tritolo di Candiano. La mina fu spostata senza avvisare le autorità competenti. Secondo una stima ripresa da "Ravenna&Dintorni" l'operazione prosciugò le casse pubbliche di 5 milioni di euro. Centesimo più, centesimo meno.
Una pulizia etnica e politica iniziata con il secondo conflitto mondiale che ha strappato la vita a centinaia di migliaia di persone sul nostro territorio, dando un nefasto contributo alla selezione della nostra Stirpe. Bombardamenti a tappeto, omicidi chirurgici, vendette personali etichettate come partigiane, stragi N.A.T.O. e carestie hanno apportato alla discendenza italica quel degrado morale e fisico che noi tutti vediamo. La Natura da sempre seleziona il più Forte per rendere migliore la vita ai suoi discendenti, per dare un Futuro migliore ai suoi figli. Se al vigliacco e al traditore si dà la possibilità di procreare e trasmettere i propri disvalori e, congiuntamente, si falcia la vita agli Uomini valorosi di una Nazione e si perseguitano i loro figli, che ne sarà della Patria?
La soluzione è "postuma" al problema e non darà un'altra possibilità alla povera Cesarina di avere una famiglia tutta sua, non ridarà il nostro Angelo Ravelli ai suoi sei figli e nemmeno un'altra occasione per Angelo Platti. Purtroppo le vite interrotte da Madama Democrazia sono perse per sempre. Una cosa però possiamo donare alle nostre sorelle e ai nostri fratelli caduti: Giustizia. A livello nazionale dobbiamo convertire le caserme N.A.T.O. in basi italiane e cacciare oltre il confine, dove saranno ben lieti di accoglierli, gli sciacalli agli ordini di Wall Street.
A livello territoriale,
nella nostra «umile ma immensa quotidianità», dobbiamo difendere la
nostra libertà da qualsiasi attacco che la Plutocrazia porta contro di
noi e la nostra famiglia.
Dal voto elettorale alla
delega all'avvocato per risolvere idiote diatribe condominiali, dalla
baby sitter alla stazione di carabinieri più vicina, trascorre la sua
esistenza l'uomo moderno.
Demandare ad altri i propri doveri -di Padre, di Marito, di Cittadino- allontana i diritti. È una legge universale che governa l'Umanità.
Questa epoca deve segnare
la fine della schiavitù del nostro Popolo, tocca a noi spezzare le
catene che da tre quarti di secolo lo tengono imprigionato nella buia
prigione di Salomone. Riprendiamo le redini della nostra vita e allora, solo allora, il vecchio "Zio" dal buffo cilindro a stelle e strisce verrà in lacrime a poggiare sulla nostra testa la Corona che ci spetta e i nostri morti potranno finalmente riposare in pace.
Manipolo d'Avanguardia Bergamo
LINK:
|