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dal sito NapoLibera   

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5 gennaio 2011

 

Tremonti-nguer, il nuovo minotauro

napoLibera    

 

Gentile napoLibera, secondo un invito che ci è pervenuto a nome di alcune associazioni culturali ('L' Asino', 'A buon Diritto', ecc.) con il patrocinio della Provincia di Roma, giovedì 20 gennaio prossimo si terrà, alla sala intitolata a Luigi Di Liegro in via IV novembre 119-A, una celebrazione di Enrico Berlinguer, e verrà presentato un volumetto che riproduce i suoi famosi 'discorsi del 1977' intitolato:

 "Sulla austerita''
Gli officianti il messale sono:
Emanuele Macaluso, Giulio Tremonti, Luigi Manconi
Coordinatore: Marino Sinibaldi
Presenta: Nicola Zingaretti.
Non le sembra un po' strano ?

Pasquino Marfori-ROMA


NL - Niente affatto. Questo singolare 'concerto', in senso proprio e non musicale, tra i berlingueristi e 3Monti va avanti da sempre, in vista di un governo d'emergenza nazionale, tipo quello del '76-'79 tra DC e PCI che costò la vita ad Aldo Moro, la poltrona del Quirinale a Giovanni Leone ed il golpe comunista-angloamericano all'Italia. Intitolato all''Aspen': l'istituzione USA che pianifica i colpi di Stato nei paesi satelliti; quale l'Italia è da Berlinguer in poi, quando ci mise, assassinato Moro e trovatosi 'Re Macbeth' dell'intero panorama politico, 'sotto la NATO' perinde ac cadaver. Era già questo il compito di suo padre Mario, latifondista sassarese del Partito d'Azione/Giustizia e Libertà, ed agente del PsyWarfare Branch che lo mise a presiedere l'Alto Commissariato per le Epurazioni antiFasciste in maniera così atrocemente spietata (vedi il 'caso Carretta', 18 settembre 1944) e fomentatrice di ulteriore odio fra italiani, da costringere Palmiro Togliatti, che cercava invece, insieme al Vaticano, la 'via nazionale' che ci rendesse (almeno relativamente) un po' più indipendenti dalla oppressione del nemico occupante, a farlo fuori da quell'ufficio.
Per questo, VARANDO LA FAMOSA AMNISTIA PER TUTTI I COMBATTENTI DELLA GUERRA CIVILE appena questa si concluse, egli fece chiudere quell'orrendo strumento di vendetta e di morte che fu quell'abusivo 'Tribunale' al servizio esclusivo del Nemico.
Dopo Mario Berlinguer, ci riprovò suo cugino Antonio Segni, col golpe atlantico del 1964 (detto 'Piano Solo'), in seguito al quale fallimento, con la scusa di un malanno che lo colpì, il Presidente-fellone fu costretto a dimettersi dal Quirinale dove era stato eletto sotto vigilanza sulle schede degli elettori DC, giugno '62, costretti a votarlo dalla significativa coercizione di Cossiga, giovane deputato, ma già minaccioso sorvegliante.
Al terzo tentativo di questo lugubre 'clan dei sassaresi', in gran parte di origine còrsa (Cossiga, vuol dire proprio 'Corsica': e Berlinguer è cognome còrso reso celebre in Italia anche da un suo parente-consanguineo, pure attivo in quegli anni '70: Jacques Berenguer ....), ci riuscì il rampollo Enrichetto, «iscritto alla direzione del PCI fin da quando portava ancora il grembiulino» (Pajetta), con tutto il carico di conseguenze che ci portiamo addosso.
Essenzialmente due:
1) Lo spaventoso impoverimento materiale, culturale, antropologico, del nostro paese, sotto il tallone atlantico (l'AmEURica di Brussel e Francoforte, che ci dissangua per trasferire 'liquidità' dalla arterie dei sudditi a quelle dei Badroni anglo-americani e delle loro Banche e finanziarie).
2) il Governo dei giudici che spadroneggiano su di ogni questione, e proprio a danno della Legge e del Diritto.
Due cose che si constatano empiricamente, ad occhio nudo: chiunque se ne accorge.
Erano queste infatti le premesse e i fondamenti stessi del berlinguerismo, che cancellò la 'politique politicienne' della grande tradizione nazionale, da Dante e Machiavelli fino al secolo XX: Alfredo Oriani, Alfredo Rocco, Antonio Gramsci, Giovanni Gentile, Curzio Malaparte, Ugo Spirito per la parte nazionale-progressista; Gaetano Mosca, Vilfredo Pareto, Roberto Michels, per la parte élitario-liberale... Riducendo tutto ad una predicazione «contro la società opulenta e corrotta»: da 'austerizzare', nei consumi e nei costumi;ed affidare, per il suo governo, alla magistratura: causa la cosiddetta, assai ipocritamente, 'questione morale'.
In questa ottica, con gran gaudio, la 'Politica' non esiste già più: sin dai tempi di Cesare, fu la difesa del popolo contro il patriziato più parassita, il ceto 'senatorio', la Mala Bestia che dissanguava Roma, fin due millenni fa.
Questa era la concezione di Berlinguer, e pure si vede. Il suo 'modello' infatti ci ha regalato:
A) Debito pubblico astronomico: causa politica economica 'consociativa' tra oligarchie finanziarie e nomenklature sindacal-comunista, a partire dalla sciagurato 'Patto sul punto unico di contingenza' tra la CGIL di Lama e la Confindustria di Gianni Agnelli, nella primavera del '75 che fece esplodere l'inflazione, depauperando proprio i salari che diceva di difendere, ed appiattendone altresì la gerarchia del merito.
B) Disoccupazione, precarietà, sottosalario.
C) Feudalizzazione selvaggia dell'economia nazionale attraverso la svendita, ai dovuti 'oligarch', dei Nostri Beni di Stato: attuata dai berlingueriani al governo durante tutti gli anni Novanta. Dalla concessione Omnitel, senza gara alcuna, a De Benedetti (il Khodorkhovskji italiano), il 27 marzo 1994, ad urne appena chiuse che avrebbero estromesso Ciampi dal governo; a quella Telecom, che lo stesso Ciampi, stavolta, nel governo Prodi da Ministro del Tesoro, regalò alla Sacra Famiglia, oggi fu-Agnelli, nel 1997....oggi la Omnitel è finita agli inglesi; Telecom, nelle mani del fido Bernabé by Prodi&3Monti, è il monopolista privato, in prevalenza straniero, della rete telefonica che impedisce lo sviluppo della NGN (new generation network), per cui l'Italia è il paese con minor fibra ottica in Europa. (Voleva farla Fastweb autonomamente, sicché per impedirlo la Procura di Roma ha sequestrato, da ormai un anno, il suo ex-Amministratore Silvio Scaglia: in base all' art. 231 famigeratissimo, considerando l'intera società corresponsabile di reati eventuali da lui commessi).

Le analogie del Berlinguerismo col 3Montismo, ambo al servizio dei 'Poteri forti' stranieri, balzano agli occhi. L'aspide dell'Aspen, dove coopera con noti berlingueristi di appartenenza atlantica, fu vero 'Dominus' del governo-Berlusca 2001-2006, causandone la successiva sconfitta elettorale, da naturale disillusione dell'elettorato che aveva così solidamente sostenuto il leader azzurro dal 1994 al 2001.
Egli infatti estromise, o contribuì ad estromettere:
1) Antonio D'Amato, Primo Presidente non-agnelliano in Confindustria, 'segando', da vero sabotatore, nel 2003, il 'Patto con l'Italia tripartito: Governo, Confindustria, Sindacati, perchè gli si opponeva il 'veto' CGIL.... gli successe Montezemolo, agnelliano come 3Monti stesso, che proviene da quella Fondazione, e dai conseguenti 'Reviglio-boys';
2) Cesare Romiti dalla RCS, riconsegnando così il Corsera all'anglonazista 'Capt. Ralph Merrill jr.', al secolo Mieli Paolo fu Renato;
3) Vincenzo Maranghi da Mediobanca, estromissione propedeutica alla prima, PERCHÈ AVEVA DECISO DI 'LIBERALIZZARÈ il Patto di sindacato del Corsera stesso, oltre gli orizzonti della nota Setta che ne detiene il monopolio fin da quando 'BANDITI A MILANO', ossia i P.M. della nota Procura, ne espropriarono il legittimo titolare Angelo Rizzoli, sbattendolo in carcere come oggi Scaglia... Poi risultato innocente di tutto, inclusa inesistente bancarotta della RCS medesima. A quello fraudolentemente attribuita dalla turpe congrega di 'Toghe Mozze';
4) Antonio Fazio da Bankitalia, onde permettere gli scempi banco-finanziari attuali, il salasso della nostra ricchezza ad opera dei vampiri della finanza anglosassone; incluso allascamento di ogni sorveglianza in merito a scalate bancarie straniere, onde provvede oggi Goldmann-Draghi, nel silenzio dei media.
Se non vi basta aggiungete che già agli esordi di quel Governo Berlusconi-bis (dopo la 'prova' del '94, stroncata dall' intesa Mieli-Ferrara: il primo che concluse, con la pubblicazione dell''avviso famoso'; il secondo che inaugurò, l'indebolimento di quel Ministero, mandandolo, da Ministro ai Rapporti col Parlamento che tanto insistè per la sua incauta presentazione, a 'sbattere' contro il pronunciamiento dei golpisti di Borrelli, in merito al famoso 'decreto Biondi', detto anche 'salvaladri'), Urbani il ministricchio dei Beni Culturali, in realtà il suo Dominus 3Monti, avevano sgambettato Vittorio Sgarbi, naturale candidato alla Presidenza della Biennale, per riciclarvi Franco Bernabè von Rotschild, patron della Telecom agnellizzata, ma poi estromesso dalla OPA dei padani (quando D'Alema, incauto, si credette, ottemperato il servizio sporco di Belgrado, 'leader sovrano: e non oppose il 'veto' governativo alla libera operazione di mercato.... Ci aveva creduto!)
Tutte le nomine successive, anche quelle (non) 'minori' interne al Ministero, sempre 3Monti devolse ad uomini dell'anglo-berlinguerismo militante, inclusi mogli e figli dei medesimi: Barca, Ripa di Meana, Ponzellini, Grilli, Arcuri, Bassanini, Lanzillotta, fino al recente A.D. della CdP, di strategica importanza, donata al prodianissimo Gorno Tempini.

Insomma NON PER NIENTE 3MONTI, COI SUOI COLLEGHI EMERITI: Prodi, Monti, Padoa Schioppa, Draghi, Baldassarri, Bernabè ed altri omogenei, fungeva Ganimede al famoso banchetto del BRITANNIA nella primavera del '92, sopra le spoglie divorate, dai Dracula colà convenuti in un funesto BAL DES VAMPYRES, della Sirena Italia: uccisa dalle bombe di Capaci e D' Amelio, smembrata dai manganelli dei magistrati felloni cui proprio l' assassinio efferato di Falcone e Borsellino aperse la strada del Potere: esercitato così criminalmente, per conto dei comuni Badroni Atlantici....

Ecco allora che 'tout se tient'. La conferenza di festeggiamento per la realizzata, anche per mano di 3Monti, 'Austerità' del popolo, onde ingrassarne smisuratamente banchieri ed 'oligarch' d' oltreManica, alla presenza del genero-cugino di Berlinguer stesso, il Manconi già capo delle milizie paramilitari della congenere Lotta Continua in quei ruggentissimi Settanta, dice davvero tutto. La setta fatta 'razza', pura naturalmente, incorona in 3Monti il degno successore del Macbeth sassarese. Che in molte occasioni ha già
reso omaggio al suo lungimirante predecessore di 'ameri.com/unismo realizzato'...Anno Domini 1978, di stragi, sangue e morte.
Onde, a completar l'opra, giunse il '92 del golpe giudiziario.

Quanto più appare morta, tanto più l'Italia rivive EuRoma Nostra: forse i festeggiamenti sono un pò prematuri.
Lezione millenaria: memento càtari, albigesi, ugonotti, spartakisti, antipartito, e 'puri' ariani consimili......

napoLibera       

giannicaroli@napolibera.eu   

 

la NOTA di Giorgio Vitali

 

pubblichiamo con piacere questo ulteriore intervento di napoLibera che ci illustra una sequela di eventi, che molti in Italia conoscono (ma che non riescono a capire o, comunque a collegare tra di loro) e che riteniamo utile come traccia per i nostri amici, quelli che la pensano come NOI e che leggono questo nostro sito. È fuor di dubbio che AGIRE POLITICAMENTE in Italia significa in primis capire i meccanismi profondi (cioè segreti) della politica. E che tutti coloro che pretendono di darci qualche lezione di "concretezza" sono assolutamente fuori gioco e soprattutto fuori tempo. NOI sappiamo fin da SEMPRE che il Sistema in Italia si basa su più livelli di segretezza e di complessità È evidente che, più il livello si alza, più vengono coinvolti personaggi cosiddetti "insospettabili". È altrettanto evidente che il livello "organizzazioni di Stampo mafioso" NON possono essere escluse A PRIORI perchè, anche ai livelli più bassi di "manovalanza", fungono egregiamente da portaordini o da esecutori di "ordini".
Quindi il "moralismo" da retrobottega di coloro che si accusano reciprocamente di essere dei camor-mafiosi con intento denigratorio ci fanno ridere, perchè sappiamo bene che i criteri di selezione della "vera" classe dirigente italiana NON differiscono per nulla da quelli nella Malavita Organizzata e "disciplinata". Quando si scrive che la Mafia acquistò benemerenze aiutando lo sbarco degli alleati in Sicilia si dice qualcosa di vero, ma NON si aggiunge che ciò è avvenuto semplicemente perchè fin da sempre il "Sistema Atlantico" è intrinsecamente mafioso.
Ne consegue che riteniamo del tutto superfluo dover continuare a spiegare come stanno le cose. Le cose stanno esattamente come scrive napoLibera, che SA quello che scrive. Ne consegue che NOI siamo stati SEMPRE nel giusto quando abbiamo CONTESTATO all'ORIGINE questo Sistema, non accettandone mai le modalità comportamentali, riconoscendo in esso l'espressione più infame della corruzione politica conseguente alla CONSEGNA dell'Italia alle potenze Atlantiche, nel 1943, poi nel 1945, col conseguente assassinio di chi non ci stava, ed infine tramite gli accordi sottobanco che, dal 1948 in poi, hanno permesso a molti pseudopolitici di contrabbandare a pochissimo prezzo la fiducia e la buonafede di centinaia di migliaia di italiani. Sappiamo tutti chi sono costoro.

G.V.