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I tentacoli della libertà e la bontà dei liberatori
 

Francesco Napolitano
 

Sono 63 anni che siamo "liberi", sono 60 che teniamo una costituzione "democratica", sono le parole che si sentono continuamente da tutti i media, giornali, televisioni e radio nessuno escluso. Io mi chiedo: ma se siamo "liberi" vuol dire che prima eravamo oppressi e perseguitati? E da chi? E perché? Ma soprattutto è la verità?

A tutte queste domande ho cercato di dare una risposta che, tra l'altro, è subito arrivata. La risposta era ovvia e di facile intuizione, basta guardarsi intorno per capire che È TUTTO FALSO.

Vedo che i "liberatori" non si sono comportati come ci raccontano i libri, come ci raccontano i film ma nella realtà sono stati delle belve criminali che pensano solo ai loro sporchi interessi economici. Vediamo un po' come ci è giunta (opss... IMPOSTA) la "democrazia" e la "libertà".

"LIBERATORS" era il nome degli aerei che scaricarono tonnellate di bombe sull'Italia e sugli altri paesi dell'asse. Gli ordigni non colpivano tanto gli obiettivi militari ma soprattutto centri abitati e servizi come: ferrovie, acquedotti, ponti ed anche luoghi di culto. Molte città italiane ed europee furono sconvolte dai bombardamenti a tappeto condotti dagli alleati, bombardamenti che provocarono oltre ad immani distruzioni, decine e decine di migliaia di vittime tra i civili. Più noto tra tutti il bombardamento di Dresda in Germania, il 17 febbraio 1945, condotto con bombe al fosforo, ordigni tra i più micidiali. Anche l'Italia conobbe gli attacchi indiscriminati portati a termine da eroi disinteressati che si fanno chiamare e che chiamano (i cittadini dormienti) "liberatori". Tra le altre Milano, Genova, Verona, Napoli, Torino, Firenze, Parma, Pisa, Roma, Treviso, Taranto, Cosenza, Messina, Paternò, Novara, Foggia, Salerno, Crotone, Viterbo, Avellino, Lecce, Bari, Orte, Cagliari, Carbonia, Civitavecchia, Benevento, Frascati (rasa al suolo), Pescara soffrirono gli attacchi proditori anglo-americani con migliaia di morti ovunque.

Solo gli inglesi sganciarono sulla penisola circa 2.740 tonnellate di bombe, gli americani oltre 200.000. Ai bombardamenti seguivano sempre i mitragliamenti su tutta l'area cittadina, diretti non sui militari ma su chiunque si trovasse a camminare per strada (da eroi, no???).

Sentendo l'intelligence italiota viene fuori che «I Tedeschi fanno saltare l'abbazia di Montecassino», o «Torino distrutta dai Nazisti». Sarebbe opportuno chiarire un po' le idee, per individuare meglio tutti gli autori di certi eventi dell'ultima guerra, ma dopotutto non è neanche colpa dei comuni cittadini che ripetono come pappagalli la "verità" imposta dai "liberatori"; essi sono solo vittime della propaganda dei neocolonizzatori e dei loro cagnolini che si "scontrano" tra loro per essere i prediletti del padrone (vedesi Berlusconi al congresso USA).

Ma dopotutto, come ci ha illuminato Berlusconi al congresso USA, i "liberatori" ci hanno salvati dal MALE (confermato da Fini nelle sue ormai innumerevoli uscite) perché gli Alleati erano il BENE e lottavano dalla parte giusta per il la libertà di tutti i popoli e qualche morto sotto i bombardamenti ci poteva anche stare. Dai dati statistici e storici sembrerebbe che il MALE si sia comportato con più lealtà, onore ed umanità sia nei combattimenti sia nei bombardamenti. Infatti i bombardamenti cominciarono per mano alleata, e non come risposta a quelli dell'Asse, come testimoniato dallo storico inglese Peter H. Nicoll:

«Il primo bombardamento aereo notturno è stato fatto dagli inglesi nel maggio 1940 sull'antica città universitaria tedesca di Friburgo, con nessun obiettivo militare. Ed è importante ricordare che mentre furono distrutte o gravemente danneggiate città d'arte, in particolare tedesche ed italiane, né Oxford, né Cambridge e neppure Edimburgo
furono mai attaccate»,

Sembra strano ma i sanguinari Nazisti avevano suddiviso gli obiettivi tra civili, artistici e militari e mai colpirono un solo obiettivo civile o bombardarono luoghi come Edimburgo.

Mentre i "democraticissimi" Alleati con la loro orgia di fanatismo rasero al suolo l'abbazia Montecassino, Dresda, il Duomo di Milano. Le città italiane furono bombardate dopo l'8 settembre '43, cioè quando l'Italia era loro alleata e visto che mai riconobbero la RSI come stato legittimo bombardarono volutamente un loro alleato. Nel caso specifico dell'Abbazia di Montecassino (dove trovarono rifugio, ahimè, monaci e civili) bombardarono un obiettivo risultato inutile per il successo bellico. Molte volte il bombardamento veniva fatto ad alta quota praticamente alla cieca su città densamente abitate come Napoli, cosa che sembra avere un intento criminale e stragista ma al contrario dei crimini degli sconfitti questi non vengono mai "raccontati" e se qualcuno lo fa o è relegato ai margini della società o deve addolcire e accompagnare la narrazione con tanto di lodi verso i BUONI, i "liberatori".

Solo per sottolineare la disparita di trattamento e la nostra sudditanza verso gli yankee vi cito un fatto accadutomi a Firenze, città rossa per eccellenze e quindi con poche simpatie verso gli americani. La sola città di Firenze ha subito ben 7 bombardamenti indiscriminati da parte americana, ma visitandola la guida continuava a sottolineare il fatto che i tedeschi per impedire il passaggio degli Alleati avessero abbattuto alcuni edifici all'imbocco del Ponte Vecchio sottolineando le loro barbarie ma senza citare nemmeno lontanamente i 7
bombardamenti subiti, anche perché quelli erano a fin di bene.

Lo stesso rispetto mostrato verso le cose e le persone non differisce tanto dai fatti storici e dei crimini commessi, basta guardare cosa dicevano i generali degli eserciti invasori («liberatori» per gli italioti), gen. Dwight Eisenhower: «Stiamo per invadere e conquistare, col ferro e col fuoco, un Paese [l'Italia] ricco di opere d'arte. Ma voi non fatevi scrupoli e portate a casa la pelle: nessuna opera d'arte può valere quanto la vita di un solo soldato americano».
Ma con il passare degli anni le cose non sono cambiate e si sono dimostrati perfetti eredi dei criminali («eroi» per gli italioti) di 65 anni fa. Basta ricordare il rifiuto di George W. Bush a sottoscrivere il Protocollo di Kyoto contro l'emissione nell'atmosfera di gas nocivi: «Il benessere del popolo americano non può essere messo in discussione».

Perfetti eredi in tutto e per tutto. Gli USA fin dalla loro formazione si son dimostrati sanguisughe assetate di denaro pronte a calpestare tutto e tutti nascondendosi dietro a paroloni e riempiendosi la bocca di concetti estranei alla loro cultura.

Predicano quasi quotidianamente quanto sia bella la "Democrazia" e poi quando questa si esprime in modo non corrisponde alla volontà dei Padroni questi, senza batter ciglio, sostituiscono il governo eletto con un governo golpista di loro gradimento. È questo il caso dell'Algeria, dove le elezioni furono vinte dal partito nazionalista locale ma subito gli USA con tanto di cagnolini al seguito (primo tra tutti l'Italia) appoggiarono il golpe e fecero arrestare tutti i fuoriusciti. Stessa situazione si è verificata in Grecia e in quasi tutti i paesi del continente americano.

La seconda guerra mondiale ha consegnato le redini d'Europa e del mondo nelle mani degli USA e questi con la scusa della libertà hanno portato le loro basi ovunque nel mondo con la scusa del pericolo comunista. Queste basi si sono addirittura moltiplicate dopo la caduta di questo ultimo e di anno in anno hanno trovato sempre nuove scuse per continuate la loro opera "redentrice" (guerre del golfo e guerre balcaniche).

Dopo l'undici settembre han potuto fare qualunque cosa... Basta vedere l'atteggiamento di Bush nei confronti di uno tra gli ultimi stati Liberi (canaglia per gli italioti). Hanno imposto i loro diktat economici, politici e sociali scegliendo i governi, decidendo le alleanze, creando i partiti. Hanno creato dei miti, come la resistenza, per poi trasformarli in "storia" hanno, poi, messo qualcuno a difesa di questi, usandoli come arma politica, come propaganda, come momento di orgoglio (ah!).

Dipendiamo in tutto e per tutto da loro; compriamo il petrolio dalle loro mani, mandiamo i giovani laureati a lavorare nei loro centri di ricerca e con le privatizzazioni stanno comprando pezzo per pezzo tutto, perfino le nostre coste e le principali arterie.

Francesco Napolitano
 

NOTA

Pubblichiamo questo articolo che conferma quanto da noi denunziato in questi oltre sessant'anni di eterno ed apparentemente infinito dopoguerra. la situazione italiana di oggi non differisce da quanto la Storia ci tramanda sempre in relazione al nostro paese. Con truppe straniere che si contendono il "sacro suolo" e con la Chiesa che svolge un ruolo fondamentale. D'altronde, e ci parrebbe strano il contrario, le tradizioni diplomatiche di tutte le Corti europee, e gli USA non possono fare eccezione, hanno sempre "lavorato" tenendo in considerazione la Chiesa come unica, autentica ed  abile espressione della geopolitica italiana. E non hanno torto. Non è forse, la Chiesa, erede dell'Impero? E quando mai i cosiddetti "laici" nostrani hanno potuto lontanamente sperare di sostituirsi alla Cattedra di Pietro nel tenere a bada le bramosie e le gelosie dei vari potentati?

La posizione geopolitica d'Italia è troppo centrale, nel Mediterraneo e quindi nel "mondo", per poter essere "emarginata". E non a caso il Metternich aveva espresso un concetto che aveva offeso tanti risorgimentalisti, ma che era geopoliticamente ineccepibile: «L'Italia è un'espressione geografica».

Ma, per poter aspirare all'indipendenza, e quindi alla vera libertà, occorrerebbe una popolazione fiera e bellicosa. Non questa accozzaglia di trafficanti.

Churchill scrisse: «Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio».

Giorgio Vitali