Repubblica Sociale.
Sulla nostra bandiera era scritto «la Patria al disopra delle fazioni».
E quando la Storia e la potenza dei vincitori hanno affidato ai nostri avversari
la ruota del timone, il nostro amor patrio non chiedeva rivincita, ma che il
nuovo potere sapesse sollevarsi al disopra delle parti a rappresentare gli
interessi e la coscienza dell'intera Nazione. Ciò non è avvenuto.
Solo l'opera civile della pace poteva legittimare moralmente e politicamente una
vittoria propiziata dallo straniero. Ciò non è avvenuto.
E oggi più che mai noi, gli sconfitti di ieri, siamo i vincitori morali e i
responsabili dell'avvenire.
Pace con giustizia dicemmo: ed è ancora da cercare e da volere.
La vittoria del sangue e del lavoro contro l'oro volemmo: ed è ancora da cercare
e da volere.
Fratelli volemmo i figli di una stessa madre: e sono ancora da ritrovarsi.
Libertà volemmo, e dignità, di chi lavora per quanto lavora, di fronte ai
potenti e ai ricchi; ed è ancora da sbocciare.
Onestà volemmo, e lunga è per noi tutti italiani la strada per riedificarla.
Ordine volemmo, coraggio, amor patrio, fede in se stessi, bellezza di vita: e i
fiori calpestati dalla nostra fede devono rigermogliare e rivedere la luce.
Il 25 aprile ieri era il nostro dolore.
Oggi è la nostra gloria.
W LA RESISTENZA DEI COMBATTENTI DELLA RSI.
FEDERAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI della REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA