Italia - Repubblica - Socializzazione

 

i libri

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gennaio 2018

Libero Tronocozzo

"Il fine"

“Giulio Perrone Editore Srl”, 2018

novembre 2017

Maurizio Barozzi

"Morte di Mussolini. Fine di una vulgata"

"Edizioni Pagine", 2017

 

gennaio 2017

Maurizio Barozzi

"Intervista sul mistero della morte di Mussolini"

"Edizioni della Lanterna", 2016

 

novembre 2015

Libero Tronocozzo

"Il Fine ed altri racconti"

"Quadrato magico" Edizioni 2015

 

novembre 2015

Giovanni Fasanella & Mario J. Cereghino

"Colonia Italia"

Ed. Chiarelettere, 2015

settembre 2015

Renzo Pellicano

"Guerra all'Europa"

Ritter Edizioni 2015

novembre 2014

Fasanella Giovanni & Rocca Giuseppe

"La storia di Igor Markeviĉ.

Un direttore d'orchestra nel caso Moro"

Ed. Chiarelettere 2014

aprile 2014

Orazio Fergnani

"Arma letale ... ovvero ... la cambiale sociale"

...

 

gennaio 2014

Adolf  Hitler – Franklin D. Roosevelt

"Para Bellum"

AGA Editrice - € 16.00 - Pagine: 160

gennaio 2014

Gian Paolo Pucciarelli

"Segreto Novecento"

Edizioni Capire (2014)

dicembre 2012

Antonio Pantano

"Ezra Pound e la Repubblica Sociale Italiana"

Ed. Pagine

 

novembre 2012

Mario Bergamo

"Nuovissimo annuncio di Mussolini"

(1962)

 

ottobre 2012

Ufficio Storico U.S.N.

"Elogio dell'eresia"

Unione Socialismo Nazionale

marzo 2012

Orazio Ferrara

"Fronte dell'Est - Gli italiani in Russia"

Delta Editrice

marzo 2012

Primo Siena

"La perestroika dell'ultimo Mussolini"

Solfanelli editore

dicembre 2011

Marilina Veca

"La testa dell'Idra"

Sensibili alle foglie

aprile 2011

AA.VV.

"Il peso della sconfitta"

Ass.ne "Uno Dicembre 1943"

marzo 2011

John Kleeves

"Vecchi trucchi"

Il Cerchio

febbraio 2011

Guido Bonvicini

"Battaglione Lupo"

Associazione Italia

dicembre 2010

AA.VV.

"Per che cosa combattiamo?"

Editrice Thule Italia 2010

novembre 2010

Ottorino Gurrieri

"Una cometa su Perugia"

Associazione uno dicembre 1943

ottobre 2010

AA.VV.
"Novum Imperium"

Rivista - Numero 1 - Gennaio 2010
Edizioni Aurora Boreale

agosto 2010

Nino Daniele
"Fiume bifronte"
Associazione Culturale IGNIS

febbraio 2010

AA.VV.
"Storia della FNCRSI"
Prestampa a cura della FNCRSI

febbraio 2010

Riccardo Maculan
"Battaglione Fulmine Xª Flottiglia Mas"
Edizioni Menin

gennaio 2010

Aldo Giannuli
"Bombe a inchiostro"
Ed. BUR 2008

novembre 2009

Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino
"Lupara nera"
Ed. Bombiani 2009

agosto 2007

Luca Fantini
"Gli ultimi fascisti: Franco Colombo e gli arditi della Muti"

Selecta Editrice, € 15,00

novembre 2006

Alessio Aschelter
"Intransigenti e moderati a Salò. I casi di Borsani e Farinacci"
Società Editrice Barbarossa. Pagg. 188. € 16,00

Vincenzo Vinciguerra

"Camerati, addio"
Storia di un inganno, in cinquant'anni di egemonia statunitense in Italia

Edizioni di Avanguardia

Pacifico D'Eramo

"L'ospedale di Kamensk"

Occidentale Ed, Roma, 1994

 

 

Può servire un elenco di libri consigliati, perché spesso chi vuole comprare un libro non ricorda il titolo o l'editore ed in questa iperproduzione libraria è difficile orientarsi. L'elenco che segue serve anche per sollecitare l'attenzione dei lettori su temi di urgente  attualità.

(a cura di Giorgio Vitali)

i libri consigliati

In questa pagina intendiamo segnalare alcuni testi meritevoli di essere letti. Non abbiamo la pretesa di essere né esaurienti né completi, ma solamente vogliamo segnalare quei libri che sembrano dimenticati ...

 

 

Enrico Landolfi “Ciao, rossa Salò” Ed. dell' Oleandro. Roma 1996
L'autore è forse l'unico studioso e saggista italiano che abbia concentrato la propria attenzione sui punti di confluenza fra socialismo e nazione. Dopo aver trattato esaurientemente i pensatori ed i politici che hanno coniugato in questo ultimo secolo socialismo e nazione, è attualmente impegnato in uno studio, di cui questo libro è l'inizio, sulla RSI, fenomeno storico rilevante nel quale si cercò con maggiore coerenza anche se nel pieno di una bufera, di portare a compimento con istituti statali originali, questa fusione. È opportuno comunque sottolineare, come Landolfi ci insegna, la chiara demarcazione fra socialismo nazionale e nazionalismo sociale. 

 

Giano Accame “Il potere del denaro svuota le democrazie” Ed. Settimo Sigillo 1997

Giano Accame “Una storia della repubblica” BUR  2000
Accame non ha bisogno di presentazione, dei molti libri e dei moltissimi articoli scritti per diverse testate, queste due opere ci sembrano fra le più significative, oltre ad essere le più recenti. Una riguarda un tema caro ad Accame, che si situa in quel filone politico culturale di cui fu un propugnatore Ezra Pound che ne fece anzi non solo substrato delle sue battaglie politiche, ma anche della sua più alta poesia.

 

Recentemente, di Pound è stato pubblicato il libro:
Ezra Pound “L'ABC dell'economia” Universale Bollati Boringhieri 1994.

 

Su questa linea va inserito anche il volume:

Serge Latouche “Il mondo ridotto a mercato” Edizioni Lavoro, Via Lancisi, 25 Roma 1998

 

Fortunatamente, la critica all'attuale finanziarizzazione dell'economia, ulteriore sviluppo della mercantilizzazione del mondo, non viene soltanto dagli autori citati, a cui va aggiunta anche l'opera  svolta per decenni dal prof. Giacinto Auriti, ma anche da altre prospettive politiche, espresse dal movimento dell'Hallesismo, affascinante teoria economica di cui presentiamo in questo elenco alcuni libri, e da altri scrittori  fra cui  Niccolò Giuseppe Bellia, autore di molti testi fra cui:

N. G. Bellia “La neosocietà: La fiscalità monetaria. Reddito di cittadinanza” Ed. Bellia 1991 -  (http://www.bellia.com)

 

Un altro autore italiano ha scritto recentemente su questo tema:

Carmelo R. Viola “La quarta dimensione bio-sociale, ovvero Cenni di fisiologia dell'identità” Ed. Cronache italiane. (e-mail: crviola@mail.gte.it)

 

Sempre su questo tema è stato pubblicato recentemente il libro di un noto professore universitario francese:

B. Maris “Lettera aperta ai guru dell'economia che ci prendono per imbecilli” Ponte alle Grazie 2000

 

Un altro libro importante di un allievo di Giacinto Auriti, ed attualmente docente  di Storia della Moneta al Corso di Perfezionamento Monetario post-laurea dell'Università di Teramo, 

Francesco Cianciarelli “Predoni... padroni planetari” Ed. DUE EMME - Cosenza 1998

 

Per concludere, e proprio per evidenziare che dal punto di vista economico-finanziario la dottrina ufficiale propugnata da un gruppo di economisti funzionali all'attuale sistema globalista (Modigliani, Samuelson, etc...)  insigniti regolarmente del Premio Nobel  come  «retribuzione indiretta», a spese di personalità più meritevoli,  per i servigi resi all'Establishment, non è l'unica forma scientificamente plausibile, due libri di autori italiani:

Francesco Geraci “La riforma del sistema monetario per un nuovo ordine economico internazionale” Barone Editore, Roma 1981 (giusyger@tiscalinet.it)

Giorgio Di Domenico “La scienza del mercato - Istituto per il rinnovamento economico” Roma 1986  (Hallesint@hotmail.com)

 

Per completare questa rassegna, sarebbe da recuperare  un vecchio libro, sempre attuale:

H. Schacht “Magia del danaro” Il Borghese, 1968

Schacht fu più volte il salvatore del Marco durante le non poche crisi economiche provocate da operazioni angloamericane  variamente mascherate,  che si protrassero  dal 1919 al 1934, anno dell'ascesa del Nazismo al potere. La nascita della moneta unica europea pertanto deve essere considerata oltrechè un'arma essenziale per contrastare il dollaro sul suo terreno, anche uno strumento per garantire l'economia tedesca, che è l'economia trainante di tutto il sistema europeo, dalle operazioni finanziarie angloamericane finora vincenti contro il Marco.

 

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Fabio Andriola  “Mussolini segreto nemico di Hitler” Piemme 1997

Fulvio Bellini “Storia segreta del 25 luglio 1943” Mursia  1993.

Dino Campini “Strano gioco di Mussolini” Editoriale PG - Milano 1952

Erich Kuby “Il tradimento tedesco” Rizzoli 1983

I quattro  libri precedenti sono quanto mai importanti per chi intende svolgere un'attività politica concreta e non condizionata da luoghi comuni. Due sono le ragioni. La prima riguarda la verità storica sul nostro preteso tradimento nei confronti dei tedeschi. Questo tradimento continua a pesare sui rapporti internazionali del nostro paese, come vediamo nella fiducia che i nostri  attuali «alleati» ci concedono. Malgrado il sacrifico di coloro che si arruolarono nella R.S.I. per salvare l'Onore d' Italia, il mito resistenziale sul quale continua a fondarsi  questa repubblica, contrariamente a quanto pensano i resistenzialisti della politica e dell'immagine, non fa che enfatizzare la fase del «tradimento» e della pseudo «guerriglia» mettendo in ombra la fase autenticamente  bellica, che pur tra rovesci di varia natura ci vide resistere oltre i limiti che gli inglesi avevano per noi previsto. I tre libri dimostrano non solo che fummo noi i primi ad essere traditi dai tedeschi, ma che esistevano sostanziali divergenze fra Mussolini ed Hitler sulle linee di fondo della geopolitica di guerra. E queste hanno condizionato il conflitto fino alla fine. Fu quando la linea mussoliniana, avuto consenso pieno  non solo fra gli alleati dell' Asse  e delle altre nazioni dell' Europa Centrale, compresi paesi rimasti neutrali, ma anche dai massimi vertici dell'esercito tedesco e del partito nazista, che Hitler mosse inesorabilmente contro Mussolini, il quale si apprestava a varare la “Carta della Nuova Europa” in opposizione alla carta Atlantica resa pubblica dagli atlantici, determinando la nostra crisi. Questi libri spiegano tante cose, ad esempio il ruolo di persone come Nicola Bombacci al fianco di Mussolini, l'assassinio da parte dei comunisti togliattiani di personalità storiche della nostra sinistra, gli strani morti delle Fosse Ardeatine, la morte stessa di Mussolini, il ruolo doppiogiochista di personaggi ambigui come Wolf, capo delle SS in Italia, il suo alter ego Dollman, traditori di Mussolini, prima in Vaticano e poi in Svizzera, che ebbero vita facile in Italia nel dopoguerra assieme a molti loro sottoposti che passarono armi e bagagli al servizio degli anglo-americani, tra cui Priebke ed Hass, la vendita agli inglesi tramite vaticano della ambasciata tedesca a Roma, Villa Wolkonsky (Vedi il libro di Franco F. Napoli “Villa Wolkonsky” Roma, 1996) ma ci rendono altresì chiara l'immagine di un Mussolini riconosciuto leader europeo, ed unico capo all'altezza storica della redenzione europea.

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Dolcetta “Politica occulta” Castelvecchi, 1999

A. C. Sutton “America's secret establishment” Liberty House Press

J. Webb “Il sistema occulto” Sugarco  1976

Senza voler enfatizzare la dietrologia, come fanno molte persone maniache dell'occulto ad oltranza, sta di fatto che oggi, negli avvenimenti più significativi, le persone che si trovano nel posto giusto al momento giusto sono individui che non vengono scelti per le loro capacità o per la loro probità, ma in funzione di una distribuzione del potere e delle rappresentanze delle Organizzazioni, per lo più segrete (nel senso che non vengono divulgati i motivi della scelta, le quote, ed i ritmi con si alternano i ruoli chiave) che si giocano la partita in quel momento. In tal senso il libro di Marco Dolcetta si dovrebbe trovare nelle  biblioteche, anzi dovrebbe fungere da breviario di tutti coloro che vogliono agire politicamente senza vendersi ai Poteri occulti. In questo libro abbondano i nomi degli uomini politici più influenti, in Italia e nel mondo, ed i gruppi ai quali appartengono. Si può capire pertanto perché un tale è stato eletto presidente della Repubblica, in altro del Consiglio dei ministri, un altro ancora del Senato o della Camera dei deputati.

Quelli non citati vengono lasciati all'immaginazione popolare. Basta imparare la lezione, ed il libro di Dolcetta è un buon inizio. In Italia, come nel mondo cosiddetto civilizzato, nulla è casuale, e men che meno nell'Italia del Centro-Sud, capitale compresa. (Il problema è solo il dosaggio dei rapporti di forza: numero di killer a disposizione compresi). Nemmeno la nomina di un bidello di scuola elementare.

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Fracassi “Le notizie hanno le gambe corte” Rizzoli  - 1996

Fracassi “Sotto la notizia niente” Ed. Avvenimenti - 1994

Due libri esaurienti sulla falsificazione sistematica esercitata dai Media cosiddetti «liberi». Quelli che dovrebbero garantire la libertà di informazione e quindi la libertà di giudizio dei cittadini. Una lettura interessantissima.

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AA. VV. “Biobugie & Tecnoverità” Fratelli Frilli Editori Genova - 2001

Caponera “Transgenico No!” Malatempora (www.malatempora.com - malatempore@libero.it)

De Simone “Dove andrà a finire l'economia dei ricchi?” Malatempora

Ilde Scaglione “Le Multinazionali fanno male” Malatempora

Martin-Schumann “La trappola della Globalizzazione” Edition Raetia 1997

Arnaud Apoteker “L'invasione del pesce fragola” Editori Riuniti  2000

Edward Tenner “Perché le cose si ribellano” Rizzoli  2001

Scooyans “Il nuovo disordine mondiale” Ed Paoline

Vincenzo Mungo “Il mondo in gabbia. Gli aspetti totalitari della globalizzazione” Barbarossa 2000

Quelli che pensano che il movimento antiglobalizzazione sia un movimento minoritario, se non elitario e snobistico, si sbagliano. La pubblicistica contro il processo di dominio globale sviluppato dalla politica delle lobbies finanziarie attraverso i flussi della moneta monopolistica e le strategie di brevettazione delle risorse primarie affidata alle Multinazionali del petrolio, della farmaceutica e della genomica, in pratica sempre le stesse,  sta trovando un sempre maggior consenso da parte di ambienti culturali e politici e della opinione pubblica reale. Fra i libri qui presentati, una particolare attenzione merita quello di Vincenzo Mungo, il quale, oltre a dimostrare come queste strategie di dominio fossero già presenti alla coscienza di pensatori come Evola e  Guénon, nonché alla classe dirigente che faceva riferimento al fascismo movimento, sottolinea gli aspetti totalitari della globalizzazione che, per poter dominare il pianeta, deve imporre colla forza ai popoli ed alle loro élites l'adesione culturale e mentale alle logiche economicistiche. E non servono le operazioni di provocazione e conseguente guerriglia urbana, probabilmente organizzate dalla CIA, né personaggi fantoccio di stampo governativo stile Agnoletto e soci, né l'immagine trasmessa dai media dei soliti post-post-comunisti con le loro tristi bandiere, a falsificare la consistenza reale dei veri avversari della globalizzazione. Chi parla abitualmente con le persone, si rende conto che gli italiani capiscono molto di più di quanto danno a vedere. Ma, evidentemente, gli informatori dei politici, che vivono avulsi dalla realtà nei loro traffici quotidiani di palazzo, non lo riferiscono  ed i sondaggi controllati dai vari Mannheimer non lo rilevano. Meglio così. La sorpresa, al momento opportuno, sarà più eclatante. D'altronde le rivoluzioni sono tali perché scoppiano all'improvviso fra i piedi delle vecchie classi dirigenti che, sicure del proprio potere, ignorano i messaggi che arrivano sempre più consistenti dalla società sottoposta

 

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Tobin or not Tobin. Una tassa internazionale sul capitale” Edizioni Sankara - Roma 2001 (sankara@tin.it)

Una presentazione  a parte merita questo argomento, che pure va inserito nella letteratura sulla Globalizzazione. 

La  proposta di  James Tobin, professore a Yale e premio Nobel per l' economia nel 1981, fu pubblicata nel 1978.

Si tratta di un tassa sulle transazioni finanziarie internazionali. Una modesta proposta ma del tutto rilevante se, nel 1998, ci fu un attacco molto forte da parte degli speculatori finanziari francesi capitanati, vedi caso, da Dominique Strauss-Kahn contro Lionel Jospin, che aveva inserito la iniziativa nel suo programma di campagna presidenziale del 1995. In Francia è stata fondata recentemente l'associazione ATTAC (Associazione per una tassazione delle transazioni finanziarie per l'aiuto ai cittadini) nel cui sito (www.attac.org) è possibile leggere la piattaforma. Attac è da poco attiva anche in Italia. Per i tipi dell'editore Asterios sono stati pubblicati due volumetti a cura di Attac dal titolo:

I paradisi fiscali - La finanza fuori legge” e

Agire locale, pensare globale”.

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Padre Benjamin “IRAQ, l'apocalisse” Ed Andromeda, Bologna.

Baruzzi “L'autonomia dell'Europa” Marsilio 2000

Luttwack “La strategia difensiva dell'Impero Romano” BUR 

Samir Amin “Fermare la NATO” ed. Punto Rosso 1999

Dinucci “Hyperwar “ Ed. Cultura della Pace 1991

Quaderni di Divulgazione “L'imperialismo degli Stati Uniti” Anno XX°, 1942.

In questo gruppo di volumi, apparentemente slegati fra loro, c' è un'unità  di veduta che fa capire finalità e scopi della strategia globalista dell'Impero angloamericano. Mettendo assieme le varie informazioni contenute in questi libri, si ha l'immagine del terribile dominio che la superpotenza esercita sul mondo. Solo un'Europa unita, con una politica unitaria di indipendenza, alleata alla Cina, all'India, all'Africa ed all'America del Sud potrà contrastare efficacemente tale dominio.

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Tompkins “Dalle carte segrete del Duce” Marco Tropea ed.

Spinosa “Mussolini razzista riluttante” Oscar Mondadori

Vinciguerra “Camerati addio!” Ed. Avanguardia 2000

AA.VV. “Destra-Sinistra Convegno del 21/4/1995”  Pellicani ed. 1997

A Paloscia “Il complotto. (Uccidete Gheddafi)” Newton Compton 1990

Fasanella Sestieri “Segreto di Stato - La verità da Gladio al caso Moro” Einaudi 2000

M. Giordano “Chi comanda davvero in Italia” Mondadori 1999

Florita “Le due Italie” Dall' Oglio 1968

G. Saladino “De Mauro” Feltrinelli

In questi volumi molto eterogenei è possibile leggere i retroscena di tanti avvenimenti che spesso hanno «inspiegabilmente» insanguinato il nostro paese. Di fronte a questi fatti ed alla loro strumentalizzazione da parte dei Partiti politici nonché dei Servizi segreti «che contano a comando», molte persone sono rimaste assolutamente disorientate. La lettura di questi libri risulterebbe molto utile a tanti nostri amici.... «nati ieri».

 

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Susan George “Il rapporto di Lugano” Asterios 2000

P. Virilio “La strategia dell' inganno” Asterios 2000

W. Andreff “Le Multinazionali globali” Asterios 2000

J. Sironneau “L'acqua” Asterios 2000

Ramonet “Geopolitica del caos” Asterios 2000

P. Lorot “Storia della geopolitica” Asterios 1997

Loughlin “Dizionario di geopolitica” Asterios 2000

A. Zischka “Le Alleanze dell'Inghilterra” Ed. Mediterranea 1941

La casa editrice Asterios di Trieste è specializzata in geopolitica. Tutti i libri che pubblica sono punti di riferimento per chi vuole interessarsi di politica nel senso pieno, e quindi necessariamente, di geopolitica. Asterios pubblica anche una rivista affidabile, dal titolo: "Concetti Chiave". Indirizzo dell'editrice è il seguente:

Asterios Editore srl - Via Pigafetta, 1 - 34148 Trieste (asterios.editore@asterios.it)

 

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Richard Coudenhove Kalergi “Una vita per l'Europa” Ferro Edizioni 1965.

Un'attenzione particolare richiede questo libro che contiene la biografia di un personaggio tanto importante quanto sconosciuto. Si tratta di Coudenhove Kalergi, elemento di spicco della aristocrazia mitteleuropea, che fu il primo a pensare l'Europa in termini unitari, fondando nel 1919 Paneuropa, movimento per il quale si è battuto fino alla propria morte. Se oggi noi possiamo pensare alla realizzabilità di una Unione Europea, ciò si deve all'azione indefessa svolta da Kalergy presso le classi dirigenti politiche di tutti i paesi europei prima e dopo il secondo conflitto.  Oggi Paneuropa esiste ancora ed ha come presidente Otto di Absburgo, la sua azione è svolta in sordina, ma varrebbe la pena di potenziarla per sviluppare una forte azione culturale per suscitare una  coscienza europea nei prossimi "Cittadini d' Europa" prima che gli USA non elaborino una strategia culturale in senso contrario. 

 

P. Spriano “Gramsci in carcere e il partito” Ed. L'Unità  1988.

I rapporti fra Gramsci ed il partito comunista sono stati alquanto complessi, lo stesso pensiero gramsciano è stato in questo lunghissimo dopoguerra stravisato dai togliattiani per fini connessi con la gestione consociativa del potere in Italia. Recuperare il pensiero gramsciano alla sua genuina natura di analisi politica amarxista sarebbe molto utile per una linea politica autenticamente nazionalpopolare.

 

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Giuseppe Parlato “La sinistra fascista” Il Mulino 2000

Paolo Buchignani “Fascisti rossi” Mondadori

Luca Leonello Rimbotti “Il Fascismo di sinistra” Ed Settimo Sigillo 1989

Pietro Neglie “Fratelli in camicia nera. Comunisti e fascisti dal corporativismo alla CGIL (1928-1948)” Il Mulino  1996.

Romolo Gobbi “Fascismo e complessità” Il Saggiatore 1998

Tre  libri per affrontare il problema del Fascismo nella sua componente più vitale. Il quarto, del noto storico della resistenza che per primo dal versante antifascista parlò di guerra civile, completa l'opera perché serve per  capire quanto quello fascista, movimento nato nel '900, fosse un fenomeno complesso. Vale la pena finalmente, dopo decenni di falsificazione politica, di fare una netta distinzione fra coloro che, dopo decenni di milizia di sinistra, all'interno del fascismo prima ed in Repubblica Sociale dopo, aderirono a guerra finita al PCI, credendo in buona fede (dovettero disilludersi in seguito, ma a loro spese) che si trattasse di un partito autenticamente  rivoluzionario, e quella massa di opportunisti, fra cui alcuni tromboni del giornalismo "antifascista" oggi ancora in vita, i quali dopo aver trombonizzato fascisticamente si dettero ad una resistenza snobistica per puro opportunismo.

 

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Ata Ur-Rahim “Gesù profeta dell'Islam” Atanor 1991

Questo testo è fondamentale per comprendere l'origine dell'Islamismo, le sue profonde radici cristiane. L'islamismo infatti può essere definito come la continuazione di quella che fu definita -a giochi fatti- l'eresia monofisita. Infatti, sconfitti nelle diatribe filosofico-teologiche che insanguinarono i secoli della patristica, i monofisiti erano destinati ad una lenta consunzione, anche in seguito alle persecuzioni, quando quella particolare religiosità fu risvegliata dal messaggio rivoluzionario di Maometto. Le affinità pertanto, fra Cristianesimo ed Islam sono veramente molte. Il cosiddetto fanatismo religioso dei maomettani, su cui tanto insistono i Media filoamericani, se può avere degli ascendenti, questi devono essere ricercati nelle guerre di religione che il cristianesimo determinò nei secoli della lunga decadenza romana.

 

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Roberto Gremmo “I partigiani di Bandiera Rossa” Ed. ELF Biella

A. Petacco “Bombacci: il comunista in camicia nera” Mondadori Storia

Gremmo è un acuto studioso di storia italiana del '900. Egli pubblica anche un periodico dal titolo “Storia Ribelle”, nel quale narra le vicende dei ribelli italiani. In particolare il libro su "Bandiera Rossa" documenta la repressione  spietata che i comunisti togliattiani, che agivano agli ordini di Stalin, nell'esclusivo interesse degli anglo-americani, secondo il piano di spartizione del mondo che verrà ufficializzato a Yalta nel 1945, esercitarono durante e dopo la guerra civile contro quei comunisti  e quegli anarchici che intendevano realizzare la rivoluzione. Il lavoro di Petacco su Bombacci, similmente, rivaluta la figura di un autentico rivoluzionario la cui funzione vicino a Mussolini durante  almeno vent'anni per finire nella repubblica Sociale, deve essere ancora chiarita, anche se, per le persone che sanno capire, questa funzione è evidente.

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Si tratta anche in questo caso di togliere alcuni veli posti da interessi politici evidenti alla verità scientifica. 

A. Ziskha “La guerra segreta per il petrolio” Bompiani - 1935.

D. Yerghin “Il Premio: l'epica corsa al petrolio” Sperling & Kupfer 1991

Questi due libri sono sicuramente i lavori più facilmente reperibili e più completi sulle guerra segreta del petrolio. In particolare il libro del grande geopolitico A. Ziskha, autore fra le due guerre pubblicato anche negli anni cinquanta in molte lingue contemporaneamente, permette di capire subito quale realtà si cela dietro le chiacchiere massmediali e le manifestazioni di piazza, come quelle che ci tocca sentire e vedere in questi giorni.

Alla luce dei due libri, di cui si consiglia vivamente la lettura, si capisce perfettamente che la guerra statunitense in Afghanistan, quella in Balcania, quella in Iraq e quella in Somalia sono soltanto interventi di controllo dei flussi petroliferi al fine di interferire se non di bloccare l' autonomia energetica della nascente Unione Europea.

 

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Claire Hoy - V. Ostrovsky “Attraverso l'inganno - Storia ed organizzazione del Mossad” Interni 1991

S. Quinzio “Radici ebraiche del moderno” Adelphi

E. Ratier “I guerrieri di Israele” Centro Librario Sodalitium

J. Sak “Occhio per occhio” Baldini  & Castoldi 

M. Molinari “La Sinistra e gli ebrei in Italia (1967-1993)” Corbaccio 1995

Roger Garaudy “I miti fondatori della politica israeliana” Graphos 1996

Questi libri, variamente raccolti, documentano la forza di condizionamento della Lobby ebraica. Ignorare questa realtà è come essere sempre bambini. Il condizionamento culturale, ovviamente, è supportato dal controllo dei Media attraverso uomini di fiducia posti nei punti strategici della comunicazione di massa, dall'economia finanziaria e, se le cose non filano bene, dall'azione del Mossad. Particolarmente interessante è il volume di Molinari sui rapporti tra la sinistra italiana e la comunità ebraica. È facilissimo capire quali sono state le ragioni vere di quell'azione repressiva che va sotto il nome di Tangentopoli.

 

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A. Rhodes “Il Vaticano e le dittature (1922-1945)” Mursia 1975

K. Deschner “Con Dio e con il Fuhrer. La politica dei papi durante il nazionalsocialismo” Tullio Pironti  1997

Sono ormai fuori discussione gli aspetti clericali dei vari fascismi europei fra le due guerre e durante il secondo conflitto mondiale. Alcuni furono autentici clericofascismi. La differenza fondamentale fra i fascismi ed i regimi ispirati dal nazismo fu proprio l'atteggiamento nei confronti della Chiesa cattolica, fermo restando che la Chiesa vide con favore l'ascesa del nazismo che avrebbe contrastato il comunismo ateo e gestito in prevalenza da dirigenti ebrei. Malgrado il tentativo messo in atto verso la fine del conflitto da parte di Pio XII e della gerarchia ecclesiastica di negare evidentissime alleanze e collaborazioni, in senso tanto anticomunista che in antitesi al protestantesimo ed all'ebraismo, i fatti documentati dalla storia sono incancellabili. Che gli aspetti dell'antisemitismo italiano degli anni trenta siano coincidenti con quanto il pensiero cattolico veniva elaborando, vedasi a tal proposito quanto da circa 50 anni veniva scritto sul periodico dei gesuiti "La Civiltà cattolica",  è altrettanto inoppugnabile. Da quanto ci risulta seguendo con attenzione le subentranti «rivelazioni» pubblicate dai Media, scandali spesso sopiti, le polemiche che ogni tanto scoppiano in qua ed in là, è in atto da tempo il tentativo da parte di Organizzazioni ebraiche di coinvolgere il Vaticano in problematiche olocaustiche. Ne risulterebbero, come minimo, colossali richieste di risarcimento come quelle che hanno sconvolto il mondo degli affari, delle banche e delle assicurazioni, (tradizionali luoghi di speculazione degli ebrei) e che hanno appena investito le Ferrovie Francesi, accusate di aver trasportato i deportati ebrei verso i lager.

 

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Caretto - Marolo “Made in USA. Le origini americane della repubblica italiana” Rizzoli 1996

Per ultimo, abbiamo lasciato un libro di estrema importanza. tanto più importante in quanto non si tratta di un'opera a tesi, che deve dimostrare qualcosa, ma una scrupolosa documentazione di quanto sta emergendo dai documenti che l'amministrazione USA sta rendendo pubblici, passato mezzo secolo  dai fatti. Gli autori sono due giornalisti corrispondenti dagli Stati Uniti per “il Corriere della Ser” e per “la Repubblica”. Non è possibile affrontare il problema politico italiano ignorando questo libro. In esso vengono trattati, in ordine i seguenti argomenti: 

1) rapporti ufficiali dei funzionari USA con la mafia non solo per il controllo dell'isola ma anche per operazioni di contenimento del comunismo.

2) L'azione di Adriano Olivetti quale elemento di collegamento fra industriali italiani, antifascisti ed alleati.

3) Mene e traffici del cosiddetto "conte Sforza" (il personaggio veniva chiamato con ironia conte, ma non lo era, perché si comportava altezzosamente ed esibiva grottescamente un monocolo)

4) Inconsistenza della cosiddetta resistenza. Ma nella ripartizione dei fondi, gli USA privilegiano le forze "partigiane" non comuniste pur essendo queste in minoranza rispetto ai comunisti in armi. Anche in questo caso, ovviamente, c' è chi ha preso i soldi senza punto esporsi.

5) Ruolo del vaticano e soprattutto dell'astro nascente G. B. Montini, futuro Paolo VI. Montini è l'interlocutore preferito dell'ambasciatore Taylor e dell'incaricato d'affari Harold Tittman. Montini, dice un loro telegramma del 1942, ha messo a disposizione degli USA alcune relazioni dei nunzi apostolici a Berlino ed a Tokyo e li tiene aggiornati sugli eventi a Roma. Tramite i vescovi, monsignor Montini è aggiornato da tutte le parrocchie degli orientamenti politici della popolazione... la rivista sovietica "Tempi nuovi", fotograferà così nel 1946 la situazione: «L'Intelligence vaticana è diretta dal gesuita Janssens, il suo vice è Montini, coadiuvato da un secondo gesuita, Schmeider, e dal domenicano Morlion». Le notizie ai russi erano passate dal famoso spione doppiogiochista Kim Philby  inviato in Italia dal servizio segreto britannico. Il ruolo di Morlion, e del cardinale Spellman come tramite delle forze conservatrici ed anticomuniste americane è qui tratteggiato in maniera esauriente. Sono evidenziate anche le posizioni di intellettuali come Ian Fleming, futuro creatore di James Bond e di Graham Greene nella loro veste di agenti dell'Intelligence inglese. Interessante è anche un documento reperito, firmato Tittman, e datato 11 luglio 1943, due settimane prima dell'arresto del Duce, e anticipa la riunione del Gran Consiglio e l'incarico a Badoglio

6) Il Gladio rosso

7) Trame nere e trame bianche. La nascita di "Stay Behind" e la sua utilizzazione in senso filo atlantico. Ruolo della Massoneria inglese...

8) La nuova Linea gotica: lo scenario della lotta clandestina nell'Italia del lungo dopoguerra per isolare, contenere il PCI, ma contemporaneamente per sfruttarlo al fine di ottenere finanziamenti dall'uno e dall'altro dei blocchi.

In sostanza una storia squallida di «Arlecchini servi di due padroni», nella più pura tradizione italica. Le notizie sono moltissime, e permettono al lettore aperto di conoscere che nulla, ma veramente nulla di quello che appare è vero. Chi fa politica non può prescindere da queste informazioni. La conclusione del libro è ugualmente interessante, e va scritta: «La strumentalizzazione, insomma, fu reciproca: l'Italia usò l'America e l'America l'Italia. E la maggioranza degli elettori italiani avallò sempre il baratto dei leader che, nelle parole di Harper, “rinunciarono ad una certa percentuale di sovranità e dignità nazionale in cambio della leadership e della protezione americane"».  Un' altra affermazione, tipica di giornalisti palesemente scelti per la loro  adesione al mito americano, è quanto mai eloquente: «Gli americani credettero di esportare in Italia la loro democrazia, ma finirono per impiantarvi un regime. La colpa è anche degli italiani. Gli americani li avrebbero voluti migliori, ma dovettero accettarli come erano: e si servirono di politici che chiedevano soltanto di servirli». Premesso che questa immagine degli americani così protesi verso la redenzione degli italiani è quanto mai posticcia, falsa, politicamente intreressata, storicamente indecente, quelli narrati in questo libro essenziale che in Italia non ha avuto alcun successo, sono fatti che noi conosciamo da sempre, anche intuitivamente visti i risultati, nelle loro grandi linee, e da sempre abbiamo denunciato soprattutto ad un ambiente che immaginavamo capace di intendere. Ma anche in questo ambiente il tempo ha dimostrato  che ben pochi erano all'altezza di capire fino in fondo cosa significa  l'indipendenza politica per la  difesa della libertà intellettuale. Significa tutto!  Le due marce di Roma del 10 novembre 2001, data memorabile che sarà ricordata nella storia d'Italia come alternativa speculare alla Marcia su Roma del 1922, la quale  aveva sancito  per la prima volta in quattro secoli di storia nazionale, il diritto del popolo combattente e vincitore alla gestione della Cosa Pubblica, hanno dimostrato ancora una volta che in questo paese coloro che hanno bisogno di  padroni esterni sono sempre in maggioranza e che la classe dirigente politica, per intrinseca debolezza, è sempre tributaria dello straniero.